Stop dei socialisti a Ursula, la Commissione Ue vacilla: «Fiducia rotta, non voteremo Fitto». E FdI accusa il Pd

È uno stallo alla messicana in piena regola. Tutti pronti a colpire, ma nessuno a fare la prima mossa. Non è una pellicola di Sergio Leone o Quentin Tarantino, però, ma la descrizione della paralisi perfetta che da martedì blocca ogni intesa fra le tre forze della “maggioranza Ursula” (popolari, socialisti e liberali). E che, di conseguenza, rischia di tenere in ostaggio fino alla prossima settimana l’ok da parte dell’Europarlamento dei vicepresidenti esecutivi, tra cui l’italiano Raffaele Fitto, destinati a completare la nuova Commissione guidata da Ursula von der Leyen. (ilmessaggero.it)

Su altre testate

“Si voti per cinque vicepresidenti esecutivi e non sei, escludendo Raffaele Fitto, rappresentante di Ecr che non fa parte della maggioranza Ursula”. “Vanno ridotte le deleghe dell’ungherese Oliver Varhelyi, magari togliendogli il portafoglio ai diritti riproduttivi”. (L'HuffPost)

Ma si trattava, in quel caso, del rappresentante dell’Italia in senso alla Commissione Europea e il nostro unico obiettivo, oltre che dovere, era quello di tutelare l’Italia prima del partito e lo si poteva e doveva fare votando per lui. (Agenzia askanews)

La presidente del Consiglio offre la sua interpretazione dello stallo a Bruxelles. Il Pd sarebbe diviso tra il fronte del no e una linea più moderata (Open)

Ue, Crosetto: il no del Pd a Fitto è solo livore ideologico

Nello specifico, i tre rappresentanti delle tre forze di maggioranza, popolari, socialisti e liberali, hanno posto il veto all'assegnazione del ruolo di vicepresidente a Raffaele Fitto e i portafogli al commissario ungherese Oliver Varhelyi. (il Giornale)

«Non c’è stato accordo», hanno spiegato fonti parlamentari. Il tentativo, del tutto inusuale nelle procedure istituzionali dell’Unione, di Ursula von der Leyen di agevolare una sintesi tra i capigruppo di Ppe, Socialisti e Renew sulle nomine Ue si è concluso in un nulla di fatto. (Il Sole 24 ORE)

Un altro profondo strappo ai vertici dell'Unione europea, un'altra pesante conseguenza dello stallo sui vicepresidenti esecutivi della nuova commissione, tra i quali c'è Raffaele Fitto di Ecr (gli altri sono l’estone Kaja Kallas di Renew, la romena Roxana Mînzatu di S&D, il francese Stéphane Séjourné di Renew, la spagnola Teresa Ribera di S&D e la finlandese Henna Virkkunen del Ppe. (Liberoquotidiano.it)