Orsini e la “sua” Lidia Poët «eroina anticonformista»
TERAMO. Il crime in costume “La legge di Lidia Poët 2” arriva oggi su Netflix, sei nuovi episodi della serie creata dal teramano Davide Orsini e dal napoletano Guido Iuculano, ai quali si è aggiunta in sceneggiatura Flaminia Gressi. Premiata un anno fa dal Nastro d’Argento – Grandi Serie e da un successo planetario, la prima stagione della fiction liberamente ispirata alla prima avvocata italiana ha appassionato gli abbonati della piattaforma con trame avvincenti, dialoghi brillanti, personaggi interessanti, a partire dalla protagonista interpretata da Matilda De Angelis, e con la confezione pop e ironica che sposa all’ambientazione d’epoca nella Torino fine '800 gli sgargianti costumi di Lidia e la musica rock e pop, secondo la tendenza inaugurata da Sofia Coppola con “Marie Antoinette” per attualizzare fiction collocate nel passato e trasformarne le eroine in icone popolari. (Il Centro)
Su altri giornali
Dal 30 ottobre è arrivata su Netflix la seconda stagione de La Legge di Lidia Poët, la serie diretta da Matteo Rovere con Matilda De Angelis. (Fanpage.it)
News Serie TV Il triangolo sì, anche nell’attesa seconda stagione. Sarà perché Torino è molto vicina alla Francia, ma la figura geometrica e sentimentale preferita di La legge di Lidia Poët è ancora una volta il triangolo, anche se i protagonisti non sono tutti gli stessi. (ComingSoon.it)
Matilda De Angelis ha vestito per la seconda volta i panni della prima avvocata d'Italia nei sei nuovi episodi della serie che tra rimandi a Bridgerton, toni crime e dibattiti sociali hanno confermato la qualità di questa serie che sa far riflettere attraverso leggerezza e romanticismo. (Today.it)
Il messaggino poi non è mai partito perché Matilda si è materializzata sullo schermo poco dopo, ma questo rende benissimo l’idea del loro rapporto. Un feeling artistico e personale senza filtri tra due anime punk e “prese bene” (cit. (Rolling Stone Italia)
Matilda De Angelis, che meriterebbe un premio anche solo per aver indossato i costumi meravigliosi realizzati per lei da Stefano Ciammitti in piena estate senza mai lamentarsi - siamo stati sul set di Lidia Poët 2 lo scorso anno a Torino e c’era un’umidità che ci abbatteva anche se avevamo i pantaloncini corti e la maglietta mentre eravamo circondati ovunque da comparse infilate in scafandri e giacche pesantissime - è assolutamente perfetta nel ruolo perché è riuscita a dare a Lidia non solo spessore e tridimensionalità - notevole anche il lavoro sull’accento torinese che in Italia sottovalutiamo fin troppo - ma anche fragilità e sensibilità - guardate il quarto episodio e poi ne riparliamo. (Vanity Fair Italia)
Nonostante il suo ricorso sia stato rifiutato, Lidia non ha intenzione di smettere di lottare. Anzi, questa volta è decisa a puntare ancora più in alto: se è la legge a impedire l'accesso delle donne all'albo degli avvocati, allora forse è il tempo di cambiarla. (MYmovies.it)