Sciopero del trasporto pubblico: disagi e adesioni in diverse città italiane
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A Milano, in occasione dello sciopero nazionale del trasporto pubblico indetto da Cub Trasporti, Sgb, Cobas Lavoro privato e Adl Cobas, Atm ha garantito un servizio ridotto sulle linee metropolitane. Dopo le 18, le linee M2, M3, M4 ed M5 sono rimaste attive, mentre la M1 è stata limitata a due tratti: da Bisceglie a San Babila e da QT8 a San Babila. L’azienda ha avvertito i passeggeri di possibili tempi di attesa più lunghi per tram, bus e filobus, sottolineando che lo sciopero si è svolto in due fasce orarie, dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 fino al termine del servizio. Una situazione che, sebbene gestita, ha inevitabilmente creato disagi per chi si muove in città.
A Venezia, invece, lo sciopero ha visto un’adesione particolarmente significativa nel settore della navigazione, con il 68,7% dei lavoratori dei vaporetti e traghetti che hanno partecipato alla protesta. Per quanto riguarda il trasporto su gomma, l’adesione è stata del 56,7%, come riportato dall’Actv, l’azienda municipalizzata del trasporto pubblico. La protesta, promossa da Adl Cobas, Sgb, Cub Trasporti e Cobas Lavoro Privato, è stata motivata dall’assenza di queste sigle alla trattativa ministeriale sul rinnovo del contratto nazionale, firmato invece da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl Autoferro. Una scelta che ha evidenziato le divisioni interne al mondo sindacale.
A Brescia, l’adesione allo sciopero ha superato il 70%, secondo le stime di Cobas e Or.sa. Una cifra che si è tradotta in una lunga fila di autobus fermi davanti ai depositi di via San Donino, dove i conducenti, terminata la fascia di garanzia alle 14.30, hanno partecipato a un presidio di protesta. Molti di loro hanno denunciato condizioni di lavoro insostenibili e salari insufficienti, definiti “da fame”, un tema che ha alimentato il malcontento e spinto molti a unirsi alla mobilitazione.
Anche a Torino la protesta ha registrato un’adesione significativa, soprattutto nel pomeriggio. Secondo i dati forniti da Gtt, il 43,8% degli autisti ha aderito allo sciopero, mentre la media complessiva dei dipendenti è stata del 20,8%. La Cub, tuttavia, ha stimato un’adesione superiore al 50%. Nonostante ciò, la metropolitana ha funzionato regolarmente fino alle 18, garantendo un servizio minimo anche fuori dalle fasce di garanzia. Una situazione che, se da un lato ha limitato i disagi per i passeggeri, dall’altro ha evidenziato la complessità di gestire proteste di questo tipo in una città con un sistema di trasporti articolato.