Strage di Bologna: 40 anni dopo anche la Puglia ricorda i suoi caduti

«Alle 10.25 del 2 agosto di 40 anni fa le vite di 85 persone sono state spezzate nella stazione ferroviaria di Bologna Centrale.

Continuiamo a voler essere quella parte del mondo che restituisce speranza.

La Puglia non dimentica Sonia Burri, Francesco Cesare Diomede Fresa, Vito Diomede Fresa, Errica Frigerio, Patrizia Messineo, Silvana Serravalli e Giuseppe Patruno, vittime innocenti della strage neofascista del 2 agosto 1980 della Stazione di Bologna». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri giornali

Strage Bologna, Crimi: "Dopo 40 le scuse sono le uniche parole che hanno parvenza di decenza". Dopo 40 anni si può solo chiedere scusa. (Rai News)

A dirlo all’AdnKronos è Francesca Scopelliti, moglie di Enzo Tortora, che da anni conduce battaglie garantiste insieme ai radicali. (Fotogramma). (Adnkronos)

È tempo di toglierli dai cassetti. Lo ha detto la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati dal palco di piazza Maggiore alla commemorazione del 40/o anniversario della Strage del 2 agosto 1980. (Rai News)

Quei magistrati, a 40 anni di distanza, hanno reso onore ad un altro grande magistrato, Mario Amato. A quei magistrati diciamo due cose: grazie, non vi lasceremo mai soli». (Il Messaggero)

Un minuto di silenzio per ricordare le 85 vittime del 2 agosto del 1980 (), per invocare giustizia per la più terribile delle stragi italiane. E poi la gente, riunita, con i cartelli che parlano nel silenzio rotto solo dagli applausi allo scadere dei 60 secondi. (Sky Tg24 )

Riaffermando, al contempo, il dovere della memoria, l’esigenza di piena verità e giustizia e la necessità di una instancabile opera di difesa dei principi di libertà e democrazia». È tempo di aprire i fascicoli, di toglierli dai cassetti- ha detto ancora Casellati – Bologna non è più soltanto un caso giudiziario: è diventata un argomento storico! (Il Dubbio)