Alluvione in Romagna, “troppa legna tagliata nei fiumi”: l’allarme inascoltato di giugno ora diventa un caso:

Il comitato “Noi ci siamo” aveva lanciato l’allarme lo scorso giugno: «Ci sono enormi cataste di legna sulle golene di tutti i fiumi». A rileggere la nota di allora (ripresa dal Corriere Romagna), alcuni passaggi suonano come profetici, ad esempio quando il comitato si chiedeva cosa sarebbe successo se le forti precipitazioni di inizio estate, che avevano colpito altri territori, avessero investito la Romagna: «L’ acqua avrebbe superato il livello delle golene per causare una massa di materiale flottante enorme, che avremmo trovato accumulato in corrispondenza delle pile del primo ponte, con tutti gli immaginabili effetti». (Corriere Romagna)

Se ne è parlato anche su altre testate

Quel tappo di legna accumulata sotto il ponte è stata, infatti, una delle principali cause dell’esondazione del fiume che ha colpito le zone vicine. Le immagini di rami, tronchi e detriti che hanno ostruito il ponte ferroviario sul fiume Lamone (nel Comune di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna) hanno fatto il giro del web e sono state rilanciate da tv e giornali. (Il Fatto Quotidiano)

Alle polemiche per la rotta sul Lamone che ha spazzato via parte dell’abitato e a quelle circa la diga di tronchi formatasi sotto il ponte ferroviario di Boncellino – anch’essa una frazione di Bagnacavallo, qualche chilometro a monte di Traversara – si è infatti aggiunto un nuovo capitolo, inerente una delibera regionale del 13 febbraio 2023, che sottraeva 933mila euro di fondi alla messa in sicurezza proprio degli abitati di Traversara, Mezzano e Villanova, tutti in provincia di Ravenna, a poca distanza dal fiume Lamone, per reindirizzarli sulla messa in sicurezza di Parma e del nodo idraulico di Colorno, mega cantiere da 55 milioni. (il Resto del Carlino)

Nello smartphone e nel computer della donna ci sarebbero i dettagli del suo rapporto con Sangiuliano.Gli occhiali da 007 che le erano costati il Daspo dai palazzi della politica romana, il te... (La Verità)

La ‘diga’ di Boncellino: "Colpa del ciclone, ora è tutto ripulito". Ma i dubbi restano

Traversara, frazione del comune di Bagnacavallo con meno di 500 abitanti. È lì che il fiume Lamone è letteralmente esploso inondando le strade di acqua e fango. (il Resto del Carlino)

Soprattutto se si considera che nel giro di un anno e mezzo sono avvenute tre alluvioni. Pare che lo sciacallaggio politico sia tale solo quando proviene da destra e quando ci si avvicini alla data di importanti elezioni, come quelle che si terranno nella nostra Regione nel prossimo mese di novembre. (ravennanotizie.it)

Le reazioni, comprensibili, sono state di allarme e preoccupazione ma anche di indignazione per quello che agli occhi delle persone è sembrato il risultato di mancati interventi. Le impressionanti immagini del tappo di tronchi, che ostruiva il ponte ferroviario a Boncellino di Bagnacavallo sul fiume Lamone, dopo il passaggio del ciclone Boris degli ultimi giorni, hanno fatto il giro del web. (il Resto del Carlino)