Sciopero nella sanità. “Gli aumenti sono briciole Non variano lo stipendio”
– Sette euro netti in più al al mese per gli infermieri, diciassette per i medici sono briciole che di fatto non vanno a mutare gli stipendi ed anche per questo motivo il comparto sanitario oggi scende in piazza. Lo sciopero, proclamato dai medici e dirigenti sanitari di Anaao Assomed e Cimo-Fesmed e dagli infermieri ed altre professioni sanitarie del Nursing Up, al quale hanno aderito anche numerose altre sigle, è in programma oggi. (LA NAZIONE)
Su altre fonti
A rischio praticamente tutti i servizi, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici (circa 15mila quelli programmati che potrebbero essere rinviati), le visite specialistiche (100 mila), i servizi assistenziali e le prestazioni infermieristiche ed ostetriche, anche a domicilio, e gli esami radiografici (50mila). (Italia Oggi)
Il testo della legge di bilancio per il 2025, sostengono i sindacati, «conferma la riduzione del finanziamento per la sanità rispetto a quanto annunciato» e la manovra, rilevano, prevede un aumento dell'indennità di specificità medica sanitaria di 17 euro netti per i medici e 14 euro netti per i dirigenti sanitari per il 2025, 115 euro nel 2026 per i medici e zero per i dirigenti sanitari, mentre nelle tasche degli infermieri arriverebbero per il 2025 circa 7 euro e per il 2026 circa 80 euro. (Corriere del Ticino)
In occasione dello sciopero nazionale dei sanitari, mercoledì migliaia di medici e infermieri hanno riempito piazza Santi Apostoli a Roma per protestare contro i tagli alla sanità e per le condizioni di lavoro. (la Repubblica)
Riguarda tutti i cittadini. Tutti insieme in sciopero per lanciare un messaggio al governo Meloni: la protesta contro la legge di bilancio è una questione sociale, non sindacale. (Il Fatto Quotidiano)
Pierino Di Silverio, segretario del sindacato Anaao-Assomed, intervistato da Fanpage.it ha spiegato le motivazioni dello sciopero e ha avvertito: "È una richiesta di aiuto. Oggi, mercoledì 20 novembre, i medici e gli altri operatori sanitari scendono in piazza per protestare contro la manovra del governo Meloni e non solo. (Fanpage.it)
La priorità resta la sanità pubblica. Il successo alle regionali, con la doppia vittoria in Emilia Romagna e Umbria, carica il Partito democratico. (la Repubblica)