Lutto nel mondo della musica: addio al critico Paolo Isotta
La notizia della sua morte ha suscitato grande dolore in quanti lo conoscevano e apprezzavano la sua arte.
“Apprendo con grande dolore della improvvisa morte di Paolo Isotta.
Isotta aveva collaborato per 30 anni a il 'Corriere della Sera', dal 2015 scriveva per il 'Fatto Quotidiano' e da un anno anche per 'Libero'.
Un intellettuale di grandissimo livello, uno dei maggiori esperti italiani della musica classica e un protagonista nel mondo della cultura
Lo scrittore e critico musicale napoletano Paolo Isotta è morto nella giornata di oggi nella sua abitazione. (NapoliToday)
Se ne è parlato anche su altri media
Milano, 14 feb. (LaPresse) – E’ morto questa mattina, nella sua abitazione di Fiesole, Enrico Greppi, in arte Erriquez, volto e anima della Bandabardò. (LaPresse)
Grande esperto di lirica, a lungo temuta “firma” del Corriere della Sera, e autore di numerosi saggi. Il critico musicale Paolo Isotta, 70 anni, è morto nella sua residenza di corso Vittorio Emanuele, a Napoli. (Il Libraio)
Articolo che gli costa il divieto di entrare al Teatro alla Scala dopo che l'allora sovrintendente Stéphane Lissner lo dichiara "persona non gradita" Nel 1974 l'assunzione come critico musicale al Giornale di Indro Montanelli e nel 1980 il passaggio al Corriere della Sera, dove continuerà la sua attività di critico fino al 2015. (La Repubblica)
La mia rabbia – conclude – è che l’Italia e la sua cultura ipocrita e incipriata non siano state in grado di capire e di nutrirsi di uno come lui, non riuscivano e sapevano sopportarlo Controverso e tranchant, Isotta divideva per le sue idee e prese di posizione e sono stati in molti a definirlo “anticonformista”, ma non Buttafuoco. (L'HuffPost)
È scomparso questa mattina Paolo Isotta, noto critico musicale che ha goduto di grande fama nell’arco di tutta la sua carriera. Laureatosi all’Università Federico II di Napoli, nel 1974 entra di merito a Il Giornale, sotto l’ala di Indro Montanelli, in qualità di critico musicale. (Thesocialpost.it)
Figlio di un avvocato civilista, aveva studiato presso il liceo classico Umberto I di Napoli, per poi iscriversi alle facoltà di Giurisprudenza e di Lettere dell’Università Federico II. Ovidio e la musica (Marsilio, 2018, finalista Premio Napoli 2019), Verdi a Parigi (2020) (Connessi all'Opera)