Mussolini, Petacci e i gerarchi fucilati: a Dongo e Giulino doppia commemorazione neofascista
Dongo (Como) – Sotto una pioggia battente, e con in sottofondo il coro dei contestatori, anche quest'anno a Dongo, sull’alto lago di Como, si è tenuta la commemorazione dei 16 gerarchi fascisti fucilati sul lungolago il 28 aprile del 1945. Una settantina i nostalgici neofascisti che, in giubbotto nero, hanno depositato davanti alla ringhiera del lungolago una rosa per ogni gerarca ucciso; al termine della cerimonia, hanno fatto il saluto romano (IL GIORNO)
La notizia riportata su altri media
Un gruppo di alcune decine di militanti di estrema destra a Dongo, sul lago di Como, ha reso omaggio con saluti romani ai 15, tra ministri e gerarchi fascisti, che il 28 aprile 1945 nel tentativo di fuggire verso la Svizzera, vennero catturati insieme a Mussolini e fucilati dai partigiani. (La Stampa)
In privato, alcuni hanno fatto il saluto romano nella cripta Un centinaio di persone hanno commemorato il 79° anniversario della morte di Benito Mussolini senza esibizioni provocatorie. Hanno portato rose rosse in un corteo pacato fino alla cripta del duce a San Cassiano. (AltaRimini)
– “Sono stati identificati i neofascisti che hanno partecipato al raduno di Dongo?”. Domenica a Giulino di Mezzegra, davanti a Villa Belmonte, dove il Duce e Claretta Petacci furono uccisi, e a Dongo, dove il convoglio in fuga fu fermato la mattina del 27 aprile 1945 e dove furono fucilati gli altri gerarchi, è andato in scena il solito siparietto di saluti romani alla chiamata “Presente", da parte di un’ottantina di neofascisti contestati da duecento persone che hanno intonato “Bella Ciao”. (IL GIORNO)
Prendiamo, ad esempio, le “gesta” di Chiara Braga, capogruppo alla Camera del Partito democratico, fedelissima della segretaria Elly Schlein. Bene, ieri, forse approfittando del Ponte e in mancanza di altre idee, la Braga è andata a Dongo, in provincia di Como, dove il 28 aprile del 1945 furono fucilati sedici gerarchi fascisti e dove, ogni anno, si tengono commemorazioni più o meno storiche dell’evento. (Liberoquotidiano.it)
Sulla spalletta del lungo lago i neofascisti hanno deposto 15 rose rosse, una per ogni giustiziato; alle loro spalle un ingente cordone di polizia divideva piazza Paracchini da diverse centinaia di antifascisti e dai militanti dell’ANPI che durante la commemorazione hanno intonato “Bella ciao”. (Corriere TV)
Presenti, con l’associazione partigiani, anche la capogruppo Dem alla Camera, la comasca Chiara Braga e il collega d’aula Federico Fornaro. I due deputati ha portato in Parlamento la vicenda con un’interpellanza urgente. (ComoZero)