Netanyahu contestato dai parenti delle vittime della guerra: lui li fissa e resta immobile – Video
Il discorso dal palco interrotto dai contestatori che gridano per più di un minuto, mentre lui li fissa negli occhi e resta immobile davanti al leggio. Nel corso della cerimonia di commemorazione dei caduti della campagna Spade di ferro (ovvero la guerra iniziata con l’attacco di Hamas il 7 ottobre), Benyamin Netanyahu è stato aspramente interrotto dai parenti delle vittime. Pochi minuti dopo aver cominciato a parlare, diverse persone tra il pubblico urlavano, e una di loro ha gridato più volte: “Mio padre è stato ucciso”. (Il Fatto Quotidiano)
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Una in protesta contro il governo di Benjamin Netanyahu per chiedere il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas. Un secondo sit-in è stato invece organizzato dai parenti degli ostaggi che hanno chiesto il rilascio dei loro cari. (LAPRESSE)
I dimostranti sventolavano bandiere e tenevano cartelli con slogan tra cui "Accordo ora", "Fermiamo la guerra" e "Non li abbandoneremo", e suonavano i tamburi gridando: "Perché sono ancora a Gaza?" "Ci sono state innumerevoli opportunità per porre fine a questa crisi e ognuna è stata silurata dal governo", ha detto Zahiro Shahar Mor, un impiegato di banca di 52 anni di Tel Aviv. (Il Messaggero Veneto)
La contestazione è avvenuta mentre il premier israeliano si trovava a Gerusalemme per un evento commemorativo della strage del 7 ottobre (Open)