Pd: Schlein, 'tessera 2025 dedicata a unità'
"La tessera del 2025 è dedicata a questo concetto di unità" con cui vogliamo costruire "il nostro progetto per il Paese". Lo dice Elly Schlein all'assemblea nazionale del Pd annunciando il tema a cui sarà dedicata la tessera Pd 2025. (Civonline)
La notizia riportata su altri media
ELEZIONI REGIONALI 2025 – “I risultati delle ultime regionali ci caricano di grande responsabilità. Un risultato che ci inorgoglisce. Una crescita di 8 punti dalle ultime regionali. Una crescita enorme anche dove abbiamo mancato il successo per un soffio, come è avvenuto in Liguria. (Agenda Politica)
Con un dato che spicca su tutti: 10.286.158,17 euro di proventi dal 2xmille, pari a 628mila contribuenti e un incremento rispetto al 2022 del 40,01%. "Il partito è un mezzo, una infrastruttura del Paese anche al servizio di chi non lo vota. (Civonline)
La segretaria del Pd: "Non possiamo passare quest’anno a fare ognuno gli affari propri e rinviare alla vigilia delle prossime politiche un lavoro che dobbiamo alla nostra gente". (Il Fatto Quotidiano)
Il comizio di Giorgia Meloni ad Atreju “è la fotografia di una destra ormai arroccata tra il palazzo e la festa di partito, lontana dal Paese reale. Mentre le famiglie fanno i conti con il caro vita, coi salari bassi e le pensioni povere, la Presidente del Consiglio parla a una platea chiusa, ripetendo slogan che non rispondono alle vere priorità degli italiani”. (Agenda Politica)
«Il comizio di Giorgia Meloni ad Atreju è la fotografia di una destra ormai arroccata tra il palazzo e la festa di partito, lontana dal Paese reale. Questo governo dimostra ogni giorno di non conoscere più il Paese che dovrebbe rappresentare, preferendo celebrare se stesso invece di affrontare le sfide che milioni di cittadini vivono quotidianamente». (ilmessaggero.it)
Quei nemici immaginari per non rafforzare Schlein In passato FdI doveva respingere le accuse di autoritarismo, ora il consenso ossequioso. La sua classe dirigente non può più galvanizzare la base con le vecchie parole d’ordine (La Stampa)