Sangiuliano: dolore per la morte di Nico Fidenco, grande artista italiano

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Il ricordo del ministro della Cultura Milano, 19 nov. – E’ morto a Roma Nico Fidenco, pseudonimo di Domenico Colarossi, importante cantautore e compositore di colonne sonore e canzoni celebri come “Legata a un granello di sabbia”. L’artista romano aveva 89 anni. Il suo nome è anche noto per “What a sky”, tratto dal film di Francesco Maselli “I delfini”.“Il mondo della cultura si stringe con affetto alla famiglia e dà il suo addio a un grande artista italiano”, commenta il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano dopo aver appreso “con dolore” la notizia. (Agenzia askanews)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Fidenco, all'anagrafe Domenico Colarossi, era nato a Roma il 24 gennaio 1933) e raggiunse il successo negli anni '60, con brani tratti da colonne sonore, primo fra tutti 'What a Sky' (in italiano 'Su nel cielo'), dal film di Francesco Maselli 'I delfini', ma soprattutto con la canzone 'Legata a un granello di sabbia', considerata il primo tormentone estivo della storia della musica italiana. (ilmamilio.it - L'informazione dei Castelli romani)

Fu autore ed esecutore del primo “tormentone” estivo “Legata a un granello di sabbia”, in classifica per 14 settimane Nico Fidenco nel video di "Con te sulla spiaggia" negli anni 60 Lorenzo Di Palma (Tv Sorrisi e Canzoni)

Il cantautore di “Legata a un granello di sabbia”, primo grande tormentone estivo nella storia della musica italiana con 14 settimane al top delle classifiche e primo 45 giri a superare in Italia il milione di copie vendute, è morto questa notte a Roma: aveva 89 anni. (L'Unione Sarda.it)

È scomparso all'età di 89 annni l'inimenticabile cantautore Nico Fidenco, che con la sua "Legata ad un granello di sabbia", diede vita al primo tormentone estivo italiano della storia, che rimase nella top ten della classifica per 14 settimane (ilGiornale.it)

Nico Fidenco è morto all'età di 89 anni: il cantautore, principalmente conosciuto per le sue canzoni degli anni '60, tornò alla ribalta tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 come voce di una serie di sigle dei cartoni animati giapponesi di successo. (Movieplayer)

Eppure al teatrino del casinò era anno di innovazioni: la prima volta di due presentatrici donne (Lilli Lembo e Giuliana Calandra), la prima volta di un cantante senza smoking (Gino Paoli, naturalmente), la prima volta di un cantante di spalle, Celentano, secondo con «Ventiquattromila baci», dietro «Al di là», cantata in due versioni: melodica con Luciano Tajoli, da urlatrice con Betty Curtis. (ilmattino.it)