Ok al Governo da Bruxelles per il decreto Balneari, Falcone “Accordo di buon senso”
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“Il decreto Balneari approvato dal Governo spiana finalmente la strada a una riforma intelligente ed efficace delle concessioni delle spiagge nel nostro Paese. Prende forma un accordo di buon senso, raggiunto grazie alla determinazione di Roma e all’apertura leale da Bruxelles verso le ragioni dell’Italia. Manteniamo così l’impegno a tutelare gli interessi di migliaia di lavoratori e delle famiglie, coloro che mandano avanti un segmento fondamentale della nostra economia del mare”. (BlogSicilia.it)
Ne parlano anche altre fonti
“Anziché attuare, nei sei mesi concessi dalla legge Draghi, la disciplina che avrebbe consentito di avere risposte su tanti dettagli e sul diritto a concorrere per gestire le spiagge con la giusta difesa del valore costruito dai concessionari uscenti, si è preferito stare in silenzio per due anni nel tentativo di mantenere una promessa da marinai fatta in campagna elettorale. (LuccaInDiretta)
Il governo Meloni non voleva certo raddoppiare i canoni sulle concessioni balneari. Persino le associazioni dei balneari non avevano detto nulla. (il manifesto)
Delusi, arrabbiati, traditi. "Uno schiaffo per i bagnini - dice un arrabbiato Mauro Vanni presidente di Confartigianato imprese balneari -. (il Resto del Carlino)
«Oggi il re è nudo: anche questo governo dice che le evidenze per le concessioni balneari si dovranno fare, ma nel provvedimento di Roma ci sono lacune tecniche». (Corriere della Sera)
"Abbiamo raggiunto un'intesa comune" con l'Italia sulle concessioni balneari, l'adozione del decreto legge "è un passo importante nella giusta direzione" e "speriamo" di chiudere la procedura d'infrazione, "ma lo faremo soltanto quando la legislazione italiana sarà pienamente in linea con il diritto Ue". (Tiscali Notizie)
"La partita non è ancora chiusa, spero e credo che ci sia ancora un margine per intervenire sul decreto in fase di attuazione. In particolare sui punti degli indennizzi e della prelazione". (LA NAZIONE)