Pupetta Maresca, amori criminali e sfide: morta a 86 anni - I suoi funerali a Castellammare, nel quartiere in cui viveva
Giovanissima miss stabiese, negli anni ‘50 la sua bellezza conquistò il boss emergente Pasquale Simonetti, alias «Pascalone ‘e Nola».
La sua storia con amori criminali e lutti da sopportare fin da ragazzina ha incontrato più volte quella di Castellammare.
Condannata a 13 anni per omicidio, partorì il figlio Pasquale in cella.
In quell'anno viene ucciso suo figlio Pasquale
Da tempo diceva di dedicarsi solo ai suoi negozi di abbigliamento tra Castellammare e Napoli, poi chiusi per andare in pensione. (IlCorrierino.com)
Ne parlano anche altre fonti
Una vita tra mala e fiction, omicidi e concorsi di bellezza: a 86 anni è morta nella sua casa di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, Assunta Maresca, più conosciuta come Pupetta, prima donna a essere considerata un boss. (L'HuffPost)
Una vita tra mala e fiction, omicidi e concorsi di bellezza: a 86 anni è morta nella sua casa di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, Assunta Maresca, più conosciuta come Pupetta, prima donna a essere considerata un boss. (Rai News)
Vedova del boss Pasquale Simonetti, detto Pascalone ‘e Nola e sorella di Pasquale Maresca e Ciro Maresca, detto Lampetiello, è stata protagonista di uno degli episodi più eclatanti della storia della camorra. (Cronache della Campania)
Chi era "Pupetta". Arrestata perchè si pensava avesse ordinato l’omicidio di Aldo Semerari, il criminologo e psichiatra che aveva dichiarato pazzo Cutolo, fu poi assolta. Pupetta Maresca fu ritenuta la mandante dell’omicidio di Ciro Galli, uomo di Raffaele Cutolo, ucciso nel 1981 per vendetta trasversale. (Gazzetta del Sud)
Il 15 luglio del 1955 Orlando Carlo Gaetano uccise Pasquale Simonetti. Addio a Pupetta Maresca, aveva 86 anni: è scomparsa nella sua casa di Castellammare, dove era nata il 19 gennaio del 1935. (Il Messaggero)
Una donna che si trovò nel fuoco di due delle più spaventose guerre di camorra che la storia di Napoli ricordi, fu amata, odiata, disprezzata, lusingata (La Stampa)