“Cento parole russe per combattere per Mosca”: il manuale dei soldati della Corea del nord al servizio di Putin
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C’è pure un breve passaggio sulla “sicurezza rafforzata attorno a Kim Jong-un a causa dei timori di un possibile attentato” alla vita del leader nel corposo briefing presentato questa mattina dall’intelligence di Seul ai parlamentari sudcoreani. La Corea del Nord “ha innalzato il livello di sicurezza utilizzando dispositivi per il disturbo delle comunicazioni e apparecchiature per il ri… (la Repubblica)
La notizia riportata su altri media
La collaborazione “illegale” tra la Corea del Nord e la Russia rapp… Più volte le due Coree sono finite nel conflitto russo-ucraino, prese in prestito a mo’ di paradigma per provare a trovare un’intesa tra le due parti belligeranti e porre fine ai combattimenti. (L'HuffPost)
La Russia sta insegnando alle truppe di Kim Jong-un un centinaio di parole del linguaggio militare: i soldati nordcoreani faticano a comunicare e non è chiaro se riusciranno a colmare il gap linguistico (Adnkronos)
Questa la valutazione della Defense Intelligence Agency (DIA), l'agenzia di intelligence militare della Corea del sud, interpellata in proposito durante un'audizione in parlamento a Seul. "Non ci sono ancora informazioni precise sul fatto che le truppe nordcoreane dispiegate siano in prima linea", hanno spiegato i funzionari dell'agenzia di intelligence, precisando: "È possibile che squadre di ricognizione siano state inviate in prima linea". (Adnkronos)
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La Svizzera ha espresso la sua preoccupazione riguardo allo stazionamento di truppe nordcoreane in Russia: «Se queste notizie venissero confermate, si tratterebbe di una grave violazione del diritto internazionale e avrebbero potenzialmente pesanti conseguenze per la sicurezza in Europa, Asia e oltre», ha dichiarato su X la rappresentanza svizzera al Consiglio di sicurezza dell'Onu. (Corriere del Ticino)
Si tratta, in effetti, di una mossa estrema da parte di Putin («sintomo della sua disperazione» per Mark Rutte), e certamente poco pratica sotto vari punti di vista: tra questi, i militari in terra straniera, profumatamente pagati, non parlano russo e la barriera linguistica sta generando tensioni interne. (ilmessaggero.it)