Coppia uccisa a Volvera, il vicino ossessionato: "Le aveva detto no, era spaventata"
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Chiara Spatola, 29 anni, e Simone Sorrentino, 23, stavano per lasciare Volvera, alle porte di Torino, per sfuggire a un incubo che sembrava non avere fine. Quello rappresentato da Andrea Longo, il vicino di casa che da mesi li tormentava con attenzioni morbose e pretesti assurdi, fino a trasformare la sua ossessione in tragedia. La sera del 24 aprile, Longo, 34enne autotrasportatore con precedenti per rapina e porto abusivo di armi, ha varcato la soglia del loro appartamento per compiere l’irreparabile: un duplice omicidio seguito dal suicidio, lasciando dietro di sé solo domande senza risposta e un dolore che non si placa.
«Avevano paura di lui, ne avevano parlato più volte», racconta Maria Teresa Demartino, madre di Chiara, mentre cerca di ricostruire gli ultimi mesi di vita della figlia e del suo compagno. Longo, trasferitosi da Saronno a febbraio, aveva iniziato a perseguitarli con pretesti banali: bussava alla loro porta di notte lamentandosi di rumori inesistenti, creava tensioni per questioni di parcheggio. Ma il vero movente, secondo chi li conosceva, era un’altra cosa: «Non sopportava che Chiara fosse felice con Simone», spiega la donna. «Le diceva di lasciare quel "ragazzino" per mettersi con lui, che era "un uomo vero"».
Quella che doveva essere una nuova vita insieme, iniziata con la decisione di trasferirsi in un’altra città, si è spezzata in pochi istanti. La coppia, che lavorava insieme e aveva appena affittato un nuovo appartamento, era reduce dalla prima vacanza a Ibiza, immortalata in una foto in bianco e nero che li ritrae abbracciati, sorridenti. «Erano bellissimi, due angeli», dice Maria Teresa, prima di perdere il controllo. «Me li ha portati via senza motivo».