Tav, Salvini: «Primo treno entro il 2032, Italia avanti nei lavori rispetto alla Francia»

Per saperne di più:
Ponte sullo Stretto Messina

PIEMONTE – Durante un intervento al Teha Forum di Cernobbio, Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha annunciato che il primo treno della linea Torino-Lione dovrebbe entrare in servizio entro il 2032, se i piani verranno rispettati. Salvini ha sottolineato l’avanzamento dei lavori sul lato italiano, affermando che «65 km di tracciato, realizzati in collaborazione tra Italia e Francia, sono in programma, e noi stiamo pienamente rispettando le scadenze». (Quotidiano Piemontese)

Su altre fonti

– “Mi sono dato come orizzonte temporale il 2032, un piano decennale perché alcune delle infrastrutture di cui parliamo avranno l’avvio dell’operatività entro il 2032”. Cernobbio (Como), 8 set. (Agenzia askanews)

Dalle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 al ponte sullo stretto di Messina, passando per la Tav e altre grandi importanti opere infrastrutturali. Il ministro dei Trasporti stila un lungo elenco di cantieri che sono già cominciati in questi due anni scarsi di governo Meloni o che comunque sono oramai in procinto di partire. (il Giornale)

Sul nucleare il governo a newco italiana con partnership tecnologia straniera per produrre reattori nucleari di terza generazione. (Milano Finanza)

Matteo Salvini spinge sul nucleare: «Necessario per realizzare il Green Deal»

Il leader della Lega Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture, torna sul tema della Energia Nucleare e sulla necessità che, anche l’Italia, come altri partner europei, possa dotarsi di centrali per la produzione di energia. (Agenda Politica)

TORINO. Lo ha detto al Teha Forum di Cernobbio il vicepremier Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e leader della Lega. (La Stampa)

ROMA (ITALPRESS) – “Ritengo che riportare l’Italia nel contesto dell’energia pulita, moderna ed efficiente del nucleare sia una delle sfide più importanti del nostro governo. Ne va dello sviluppo, della crescita e della sostenibilità del nostro Paese: non possiamo più dire di no”. (La Nuova Sardegna)