Meloni all'Onu: "Italia sostiene il multilateralismo e le Nazioni Unite"

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L'Unione Sarda.it INTERNO

Meloni all'Onu: "Italia sostiene il multilateralismo e le Nazioni Unite" Le crisi internazionali spesso portano con sè "grandi opportunità: ci costringono a metterci in discussione e a prendere una posizione, senza lasciare spazio all'esitazione". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando al Vertice per il futuro organizzato nel quadro della settimana di alto livello dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, in corso a New York (L'Unione Sarda.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Durante il Vertice del futuro, nell'ambito dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, la premier Giorgia Meloni ha lanciato un appello forte e chiaro per una riforma del Consiglio di Sicurezza che abbracci i principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività. (La Stampa)

I leader mondiali a New York in occasione dell’Assemblea Generale dell’Onu - Agenzia VISTA / Alexander Jakhnagiev /CorriereTv (Corriere TV)

E' la nostra ricetta per promuovere lo sviluppo di un continente troppo spesso sottovalutato, per costruirne la stabilità e garantire un diritto che fino ad oggi è stato negato a troppi giovani: il diritto a non dover emigrare". (Tiscali Notizie)

Per questo noi siamo convinti che qualsiasi revisione della governance delle Nazioni Unite, particolarmente per quello che riguarda il Consiglio di Sicurezza, non possa prescindere dai principi di eguaglianza, democraticità, rappresentatività». (Il Sole 24 ORE)

“Nessuno Stato può efficacemente governare da solo le sfide di questo tempo, per questo l’Italia – ha detto la presidente del Consiglio – è una convinta sostenitrice del multilateralismo e della sua istituzione più rappresentativa che sono le Nazioni Unite, il luogo dove ogni voce viene ascoltata, dove siamo chiamati a imparare a capirci e rispettarci. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

La presidente del Consiglio interviene al Palazzo delle Nazioni per ribadire la necessità di una revisione della governance dell'Organizzazione davanti a uno scenario in cui "la sicurezza internazionale è sempre più precaria" (il Giornale)