Pensioni: ecco quando non basteranno più i 67 anni di età e serviranno oltre 43 anni di contributi
Il 2019 per quanto riguarda le pensioni è un anno che è passato agli annali per diverse ragioni. Infatti parliamo dell’anno del famoso “decretone”, come fu ribattezzato il decreto n° 4 con cui il governo di allora del Premier Giuseppe Conte con Lega e Movimento 5 Stelle in maggioranza e con Luigi Di Maio e Matteo Salvini Vicepremier, varò la quota 100, la prima pace contributiva e il Reddito di Cittadinanza. (InvestireOggi.it)
La notizia riportata su altri giornali
Quota 103 prevede la possibilità di andare in pensione in anticipo con 62 anni di età e 41 anni di contributi versati, imponendo però il calcolo contributivo della pensione. Restano anche per il 2025 le regole per accedere alle varie forme di uscita pensionistica; lo si apprende dal comunicato del Governo dopo l’approvazione del DPB. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
Per andare in pensione nel 2025 le regole attuali sono state praticamente tutte confermate. A dire il vero è già tanto che sia andata così. Perché non era certo scontato che l’Ape sociale, la quota 103 e opzione donna venissero confermate. (InvestireOggi.it)
Quindi non sempre è necessario aspettare il raggiungimento dei requisiti ordinari per poter andare in pensione. Perché nel sistema ci sono delle autentiche scorciatoie tipo quella di cui parliamo oggi relativamente ai nati nel 1961. (InvestireOggi.it)
In base ai dati Eurostat nonostante l’età per l’accesso alla pensione di vecchiaia sia a 67 anni, il livello più alto nell’Unione europea, l’età effettiva di pensionamento è più bassa. (InvestireOggi.it)
Come canta Emma Marrone con il brano Un Sogno a Costo Zero: “E tiro, tiro, tiro, tiro l’acqua al mio mulino. Sognando che quest’anno sia l’inizio del futuro. (InvestireOggi.it)
Parlare di sacrifici quando si parla di una pensione che arriva 5 anni prima può essere una cosa che può sembrare esagerata. Ma così non lo è. (Pensioni e Fisco)