Rissa alla Camera, in aula come al saloon: botte per l’Autonomia

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ilmessaggero.it INTERNO

Da dove cominciare? Pugni volanti, grida e cori da stadio, cartelli e t-shirt, insulti, calci e strattoni. Benvenuti al cantiere delle riforme istituzionali. Che ieri, per un giorno, si è trasformato in un grande Saloon, allestito alla Camera e al Senato. Finisce in rissa il ritorno in aula dopo le elezioni europee. Mentre Giorgia Meloni accoglie i capi di Stato del G7 fra i trulli pugliesi di Borgo Egnazia, a Roma la maggioranza mette il turbo per approvare le sue riforme-bandiera. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Abbiamo chiesto che venisse modificato il verbale, ma la maggioranza ha avuto il coraggio di votare contro. Per di più il verbale della seduta non menziona quanto accaduto. (Il Fatto Quotidiano)

''Il comunismo ha fatto migliaia di morti. Bella Ciao richiama il comunismo e quindi, cantare il comunismo in Aula, richiama un periodo tragico, nero, oscuro della storia. (Adnkronos)

Nel parapiglia indegno scatenatosi in aula, Donno è crollato a terra e uscito da Montecitorio in carrozzina. Il leghista è quello che mercoledì sera ha tentato di colpire in aula il deputato del Movimento 5 Stelle, come da lui stesso ammesso, mancandolo. (Liberoquotidiano.it)

Fatti rilevanti, che è complicato gerarchizzare, e che vanno soppesati, partendo da un racconto cronologico. Tuttavia si può anticipare che lo sguaiato intervento in Senato della ministra Casellati sul premierato, e la riunione della segreteria di Fi sull’autonomia, preludono a sviluppi interessanti. (il manifesto)

“Il vertice del G7 e la rissa alla Camera sono notizie che vanno tenute insieme – afferma Maurizio Molinari direttore di Repubblica ospite di “L’aria che tira” su La7 - perché un paese quando ospita un summit internazionale è sotto lo sguardo delle opinioni pubbliche del mondo, c’è grande attenzione e curiosità per come Giorgia Meloni presiederà il G7 su temi quali l’Ucraina, la Russia, il Medio Oriente e anche il diritto all’aborto. (la Repubblica)

Si torna in Aula, dopo i calci e i pugni di ieri alla Camera durante il voto sul ddl autonomia, con il deputato 5S Leonardo Donno uscito in sedia a rotelle colpito da un collega (o più) dell’opposizione. (la Repubblica)