Leonardo, il 15enne suicida, aveva provato a cercare aiuto. “Si confidò con un prof, lui lo ignorò”

SENIGALLIA (ANCONA) — Ci aveva provato, Leonardo, a raccontare a un professore quello che stava vivendo. Si era confidato con il docente di sostegno della sua classe l’8 ottobre, sei giorni prima di togliersi la vita, sparandosi in bocca con la pistola del padre, che fa il vigile urbano. Al suo professore aveva raccontato delle pressioni che subiva, delle vocine che gli storpiavano il cognome dan… (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Si tratta di testi che il ragazzo aveva mandato alla mamma, dicendo di aver parlato con un docente di sostegno (non della sua classe) al quale aveva raccontato il disagio e la volontà di cambiare classe o anche istituto. (Il Fatto Quotidiano)

Palloncini bianchi, fiori bianchi sulla bara bianca e tanta commozione in una chiesa, quella della piccola frazione di Montignano, a Senigallia (Ancona) che non è riuscita a contenere le tantissime persone che si sono strette ai familiari di Leonardo, il 15enne morto suicida tra domenica e lunedì scorsi. (Tiscali Notizie)

Il ministro Valditara ha richiesto un ulteriore approfondimento, anche alla luce delle dichiarazioni rese dai genitori del ragazzo quindicenne e delle testimonianze pubblicate sui giornali da parte di studenti e amici del giovane. (Tecnica della Scuola)

Senigallia, i genitori consegnano messaggi whatsapp ai carabinieri: si cercano prove del bullismo in telefono e pc

SENIGALLIA Aveva chiesto aiuto a un insegnante Leonardo, il 15enne senigalliese che domenica sera si è tolto la vita con un colpo di pistola, all’esterno di un casale di campagna a Montignano, per colpa dei bulli. (ilmessaggero.it)

A complicare il caso del drammatico suicidio di Senigallia ci sarebbe un brutto voto conseguito a scuola poco prima di compiere l’estremo gesto. (Virgilio Notizie)

A Il Giornale, Giuseppe Lavenia, presidente dell’Associazione Nazionale sulle Dipendenze Tecnologiche e Cyberbullismo, ha espresso chiaramente questa amara verità, sottolineando l’incapacità della società di intervenire tempestivamente. (Orizzonte Scuola)