Tassi BCE, approccio graduale all'allentamento monetario
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Head of European Fixed Income di Franklin Templeton - ritiene che la BCE dovrebbe mantenere il suo approccio graduale all'allentamento monetario, attuando tagli di 25 punti base ad ogni riunione fino a quando i tassi non scenderanno al di sotto del 2%. Mentre le decisioni di politica monetaria continueranno a dipendere dai dati, l'esperto sottolinea che il deterioramento degli indicatori economici, in particolare la crescita lenta dell'Europa, sostiene il proseguimento dell'allentamento. (SoldiOnline.it)
Ne parlano anche altri giornali
Un portafogli di Bot, Btp e Cct per affrontare la prossima fase di incertezza. Ma le previsioni e le ipotesi sulle strategie risentono, probabilmente, del dopo voto presidenziale statunitense. (Corriere della Sera)
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– Presentata la ricerca ‘Consulenza finanziaria, genere e pari opportunità’, realizzata da Letizia Mencarini, professoressa ordinaria di demografia dell’Università Bocconi, e Paola Profeta, prorettrice all’Università Bocconi e professoressa ordinaria di scienza delle finanze, cofinanziata da Anasf e J. (Il Giornale d'Italia)
Riflettori puntati sul meeting BCE di domani, giovedì 11 dicembre, nel corso del quale è ampiamente attesa una nuova sforbiciata di 25 punti base ma i Governatori guardano già al dopo aprendo il confronto fra le colombe che puntano a un ritmo più deciso di riduzione del costo del denaro di fronte alle incognite di Trump, dei dazi e del caso politico in Francia, e i falchi che invece chiedono prudenza. (QuiFinanza)
Domani, giovedì 12 dicembre, la Banca Centrale Europea effettuerà un taglio dei tassi di 25 punti base. Così concordano gli economisti secondo cui i rischi negativi per l’economia dell’eurozona e il quadro dell’inflazione sono entrambi aumentati, il che potrebbe spingere la banca centrale ad accelerare l’allentamento monetario nel 2025. (Wall Street Italia)
Tra poco il segnale sempre più desiderato potrebbe arrivare dalla Banca centrale europea: un’altra diminuzione del tasso di riferimento. In pratica, un calo ulteriore del costo dell’indebitamento, già sceso nel corso dei mesi passati all’attuale 3,40%. (Corriere della Sera)