Giornate del Fai a Sassari e Alghero: visitabili 11 luoghi storici e d’arte
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Sabato e domenica tornano a Sassari le Giornate Fai di Primavera. Per l'edizione numero 33 dell'evento dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico sarano aprire 11 luoghi d’arte, storia e natura solitamente inaccessibili, che apriranno grazie ai volontari delle Delegazioni e Gruppi FAI isolani, agli Apprendisti Ciceroni delle scuole e agli studenti universitari. Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30 saranno visitabili il Palazzo della Provincia, progettato e costruito tra il 1873 e il 1877; Villa Pozzo (già Villa Caria), inutilizzata ma tutelata dalla Soprintendenza dei beni storico–architettonici; il Palazzo della Frumentaria, realizzato tra la fine del '500 e l'inizio del '600 e destinato fino al 1833 all’ammasso (ensierro) del grano (L'Unione Sarda.it)
Su altri giornali
Anche la Sardegna si unisce ai festeggiamenti per i cinquant’anni del Fondo per l’ambiente italiano. Lo fa aderendo all’edizione numero XXXIII delle Giornate FAI di primavera. (SARdies.it)
Di Tommaso Piacentini (Estense.com)
L’elenco completo di tutte le proposte del fine settimana è nel sito https://fondoambiente. Sabato e domenica tornano per la 33/a edizione le Giornate FAI di Primavera, organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano, che quest’anno festeggia i 50 anni dalla sua nascita. (LA NAZIONE)
Si tratta dell’evento di piazza più importante dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico italiano, promosso dal Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI). Grazie all’impegno di migliaia di volontari, saranno 750 i luoghi aperti in 400 città, visitabili a contributo libero, con il supporto delle 350 delegazioni e gruppi FAI attivi in tutta Italia. (Tp24)
Ma cosa vedere a Milano e in Lombardia? Segnate in agenda le date del 22 e 23 marzo 2025: sarà possibile visitare palazzi storici, ville d’epoca e monasteri eccezionalmente aperti per l’occasione. (IL GIORNO)
Qui la natura ha lasciato impresso nelle sue pietre una sorta di “archivio” roccioso che ha permesso agli scienziati di ricostruire una pagina importantissima della storia della Terra, risalente a circa 65 milioni di anni fa. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)