Istat, la laurea è ancora un buon investimento: l'84,3% dei laureati trova lavoro, contro il 73,3% dei diplomati
Il rapporto dell'Istat 'Livelli di istruzione e ritorni occupazionali, anno 2023' certifica ancora una volta come la laurea non sia solo un pezzo di carta: a parità di condizioni, infatti, i laureati hanno l'11% in più di probabilità di trovare un'occupazione, rispetto a chi possiede solo il diploma. (Skuola.net)
Ne parlano anche altri giornali
"I dati Istat sul livello di istruzione e i ritorni occupazionali evidenziano una realtà preoccupante e inaccettabile per i giovani e le donne del nostro Paese. È urgente un cambio di rotta e un'agenda politica che metta al centro il loro futuro. (idealista.it/news)
Anche nel 2024 la Lombardia, l'Emilia Romagna e il Veneto saranno le regioni che traineranno il Pil reale nazionale che, stando ai principali istituti di statistica, dovrebbe attestarsi attorno al +0,7 per cento, contro il +0,1 per cento della Germania, il +0,7 per cento della Francia e il +2,1 per cento della Spagna. (Sbircia la Notizia Magazine)
In Italia è sempre esistita la convinzione che un titolo di studio, meglio se universitario sia la garanzia migliore per ottenere un’agognata sistemazione lavorativa. Eppure la percentuale dei laureati italiani è inferiore a quella dei grandi Paesi europei, anche se in crescita. (codiciateco)
Con genitori con basso livello di istruzione, il 24% abbandona gli studi e poco più del 10% raggiunge il titolo. Nella fascia d'età tra i 25 e i 64 anni, il tasso di occupazione dei laureati nel 2023 è stato dell'84,3%. (Adnkronos)
Il gap sale a 15 punti tra gli under 35 che hanno conseguito il titolo da uno a tre anni prima. ROMA (ITALPRESS) – Tra i 25-64enni, il tasso di occupazione dei laureati è 11 punti percentuali più alto di quello dei diplomati, rispettivamente 84% e 73%. (CremonaOggi)
Secondo l’ultimo report Istat sui “Livelli di istruzione e ritorni occupazionali” si laurea solo il 12,8% dei giovani i cui genitori hanno un basso livello d’istruzione, me… ROMA — La scuola è aperta a tutti in Italia, come stabilisce l’art. (la Repubblica)