Un "rudere" da 6.9 milioni in vendita sul Lago di Como

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Che le stupende ville del lago di Como valgano milioni di euro è arcinoto, però 6.9 milioni per un "rudere" nessuno se lo sarebbe aspettato. Tanto è la cifra richiesta per la vendita di un angolo di lago di Como che definire incantevole è poco: il "Nido dello Scrittore" o "Il rudere" come preferisce chiamarlo Giuseppe Guin, lo scrittore, appunto, proprietario di quello che un tempo era il rifugio dei cavatori di pietra dell’antica cava di Riva di Faggeto Lario e oggi una dimora unica che ha affascinato chiunque vi abbia passato anche solo qualche ora. (CiaoComo)

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È in vendita per quasi 7 milioni di euro il “Nido dello scrittore”, la villa sul Lago di Como del giornalista e romanziere Giuseppe Guin. Il “Rudere” più bello del mondo, come viene definito, è una dimora unica per costruzione e collocazione. (La Repubblica)

Un tempo era il rifugio dei cavatori di pietra che lavoravano all’antica cava di sassi di Riva di Faggeto Lario e da quell’epoca – quando ancora la meraviglia che si conosce oggi e che vedete nelle foto “RentallComo” doveva rivelarsi – nasce l’appellativo con cui tutti i comaschi conoscono il posto: “il Rudere”. (ComoZero)

Raggiungibile solo in barca, affacciato sul lago di Como a Faggeto Lario, immerso nella natura. (Corriere Milano)

Per secoli rifugio dei cavatori di pietra, il “Nido dello scrittore”, dimora di fine ‘800 affacciata sul lago a Faggeto Lario è in vendita per 6,9 milioni di euro. Raggiungibile solo via acqua, con boa e attracco privati, la residenza è attualmente di proprietà del giornalista e scrittore comasco Giuseppe Guin. (Espansione TV)

Dove le cime svettano verso il cielo e la natura incanta con la sua bellezza senza tempo, ecco che il Trentino Alto Adige svela il suo volto migliore. I rifugi di montagna del Trentino-Alto Adige rappresentano un’oasi di pace e tranquillità per gli amanti della natura e dell’avventura. (Proiezioni di Borsa)

Oggi potrebbe essere la nuova dimora lacustre di qualche fortunato acquirente. Nascosto tra le sponde orientali del lago di Como, un tempo era il rifugio dei cavatori di pietra che lavoravano all’antica cava di sassi di Riva di Faggeto Lario (Il Sole 24 ORE)