Migranti in Albania, il Viminale ricorre contro la sentenza del Tribunale di Roma
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Il Ministero dell'Interno, noto come Viminale, ha deciso di presentare ricorso in Cassazione contro la sentenza del Tribunale di Roma che ha bocciato il trattenimento di dodici migranti in Albania. Questi migranti, trasferiti in Italia sabato scorso dopo la mancata convalida del loro trattenimento, sono stati al centro di una controversia legale che ha visto il Consiglio dei ministri intervenire con un decreto sui Paesi sicuri, volto a 'blindare' gli hotspot in Albania.
La Sezione specializzata in materia di diritti della persona e immigrazione del Tribunale di Roma, nel decreto del 18 ottobre, ha stabilito che il trattenimento dei migranti in Albania non poteva essere convalidato a causa della mancanza di un titolo di permanenza nelle strutture albanesi. Di conseguenza, i migranti dovevano essere trasferiti fuori dal territorio albanese e riacquisire la libertà personale tramite la conduzione in Italia.
Il Viminale, non soddisfatto della decisione del Tribunale, ha dato mandato all'Avvocatura dello Stato di preparare i ricorsi necessari per contestare la sentenza. Questo ricorso arriva dopo che il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto sui Paesi sicuri, che mira a rafforzare le misure di sicurezza negli hotspot albanesi, rendendo l'indicazione dell'elenco dei 19 Paesi sicuri una fonte primaria.
Il caso dei dodici migranti ha sollevato numerose questioni legali e politiche, mettendo in luce le difficoltà e le complessità della gestione dei flussi migratori e delle politiche di trattenimento.