Il falso mito del sistema tedesco
C’è baruffa politica nella teutonica Germania. Il ministro delle finanze Linder, esponente del partito liberale, è stato estromesso dal governo per iniziativa del cancelliere socialdemocratico Scholz Si spezza così la maggioranza parlamentare e va in crisi il governo, che era in carica dalla fine del 2021. Già si prefigurano nuove elezioni a idi di marzo del 2025. Le difficoltà della politica si vengono a sommare alle già rilevanti difficoltà economiche in cui versa oggi la Germania. (ilmattino.it)
La notizia riportata su altre testate
Per il cancelliere Olaf Scholz è arrivato il momento di incontrare il leader dell’opposizione, Friedrich Merz (CDU): l’obiettivo è stilare un cronoprogramma su come procedere fino a nuove elezioni, come anticipato da Der Spiegel. (Virgilio Notizie)
Il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha consegnato al Ministro delle Finanze Christian Lindner e ad altri due funzionari dei Liberi Democratici dimissionari – il Ministro della Ricerca Bettina Stark-Watzinger e il Ministro della Giustizia Marco Buschmann – i loro certificati di licenziamento. (LAPRESSE)
BERLINO – La Germania ha un nuovo ministro delle Finanze: è Joerg Kukies, ex Goldman Sachs e consigliere di Olaf Scholz da quando il cancelliere era ministro delle Finanze. (la Repubblica)
Tono grave, di quelli da tornante storico. All’indomani dell’apertura ufficiale della crisi del governo Scholz, prima vittima politica in Europa della rielezione di Donald Trump negli Usa, prende la parola Frank-Walter Steinmeier. (L'HuffPost)
Crisi di governo in Germania. Scholz appeso a un filo Crisi politica in Germania. Il governo del cancelliere tedesco Scholz appeso a un filo ed elezioni anticipate dietro l’angolo. Il servizio di Antonella Mazza Teruel (TV2000)
Il … Dopo il “licenziamento” del ministro delle Finanze Christian Lindner, il cancelliere Scholz ha cambiato squadra di governo sostituendo i due ministri liberali in uscita e si è confrontato con il capo dell'opposizione, il cristiano-democratico Friedrich Merz, sulla data di nuove elezioni. (La Stampa)