Io sto con la speleologa Ottavia Piana: esplorare è vivere
È finita bene per fortuna, ma scriverei le stesse cose se Ottavia Piana non ce l’avesse fatta e nutrirei lo stesso sconforto per le male parole che le hanno buttato addosso perfino prima che potesse leggerle. Come osserva Luca Rota, «un’altra tragedia legata alla vicenda resterà purtroppo indelebile: quella fissata sui social dai tanti, troppi utenti che si sono prodigati in un linciaggio mediati… (La Stampa)
Su altre fonti
Non fa parte proprio del nostro concetto. Noi dobbiamo rispettare dei protocolli per ridurli il più possibile”. (LAPRESSE)
Sono 159 i tecnici del Soccorso Alpino e speleologico che hanno lavorato senza sosta per salvare la vita a Ottavia Piana, la speleologa del Cai (Club Alpino Italiano) rimasta intrappolata dopo una caduta nei cunicoli dell'Abisso Bueno Fonteno, nel Bergamasco. (Today.it)
Proseguono le attività all’interno della grotta denominata “Abisso Bueno Fonteno” a cura del C.N.S.A.S. volte alla disostruzione e trasporto della speleologa ferita nel pomeriggio del 14 dicembre nel corso di un’attività di esplorazione delle cavità non ancora mappate. (Ministero dell‘Interno)
BERGAMO. ''E noi paghiamo'', ''fatele pagare tutto'', ''chi paga?''. Ottavia Piana salvata da 150 tecnici del soccorso alpino, ma chi paga? Ecco la risposta agli hater della rete (il Dolomiti)
Lo scorso anno aveva già avuto un simile incidente, nello stesso posto. L'esperta del CAI era caduta di schiena sabato 14 dicembre, intorno alle 16, mentre si trovava dentro la grotta Abisso Fonteno, nella Bergamasca. (Sky Tg24 )
"Era stanca, provata ma sempre lucida", ha raccontato uno dei soccorritori. Le operazioni di salvataggio si sono protratte ininterrottamente per 75 ore. (ilmattino.it)