L’Iliade segreta di Pompei: scoperto un salone decorato con soggetti ispirati alla guerra di Troia

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Durante il banchetto, alla fioca luce di lucerne e candelabri, quelle figure su fondo nero sembravano animarsi, spunti di conversazione per i commensali. Ecco Elena che incede verso Alexandros, così come era anche chiamato Paride, il secondogenito di Priamo re di Troia: un’iscrizione dipinta in bianco riporta i nomi in greco dei due personaggi dell’Iliade. Sulla parete di fronte un’altra coppia m… (La Repubblica)

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Un imponente salone da banchetto, dalle eleganti pareti nere, decorate con soggetti mitologici ispirati alla guerra di Troia, è uno degli ambienti recentemente portati alla luce durante le attività di scavo in corso nell'insula 10 della Regio IX di Pompei e oggi completamente visibile in tutta la sua maestosità. (L'Unione Sarda.it)

A Pompei scoperto nuovo salone ispirato a guerra di Troia Sangiuliano: Sito è scrigno di tesori (L'Unione Sarda.it)

La guerra di Troia in una decorazione ritrovata in una domus a Pompei - Ansa/Ministero della Cultura (Avvenire)

Pompei non finisce di stupire,con il suo inesauribile scrigno di tesori: l'ultimo venuto alla luce durante le attività di scavo in corso nell'insula 10 della Regio IX ci restituisce un ambiente interno composto da un imponente salone da banchetto e da eleganti pareti nere, decorate con soggetti mitologici ispirati alla guerra di Troia (Tiscali)

Le scoperte nell’antica città di Pompei non hanno mai fine. Gli archeologi sono infatti riusciti a riportare alla luce un’affascinante sala per banchetti. Le sue dimensioni sono di 15 metri per 6 e in quest’area sono stati rinvenuti degli affreschi perfettamente conservati. (Libero Tecnologia)

"Le pareti erano nere per evitare che il fumo delle lucerne si vedesse sui muri. Dunque qui ci si riuniva per celebrare dei banchetti dopo il tramonto e la luce tremolante delle lucerne faceva rivivere le immagini, si muovevano, erano delle occasioni per parlare del passato, del mito, ma anche della vita delle persone che stavano qui. (L'Unione Sarda.it)