1963 L’omicidio di Jfk. Il presidente Usa ucciso a Dallas a colpi di fucile: mondo sotto choc
C’è un prima e c’è un dopo l’assassinio di John Fitzgerald Kennedy nella storia contemporanea degli Stati Uniti d’America e, di riflesso, dell’intero Occidente. Quel prima e quel dopo ruotano intorno al 22 novembre 1963, giorno in cui Kennedy arrivò a Dallas per una visita istituzionale e politica senza mai fare ritorno. Il 35° presidente degli Stati Uniti fu ucciso da almeno due colpi di fucile sparati dal deposito di libri della Texas School, gesto che fu attribuito a Lee Harvey Oswald, un impiegato del deposito dei libri dal quale furono esplosi i colpi mortali, a sua volta ucciso pochi giorni dopo il suo arresto, mentre veniva trasferito in carcere, da un controverso gestore di night club di nome Jack Ruby. (il Resto del Carlino)
Su altre fonti
Kennedy. Si tratta di una delle più grandi rivelazioni storiche della politica americana, che potrebbe finalmente svelare dettagli finora nascosti su un evento che ha segnato la memoria collettiva e alimentato infinite teorie del complotto. (Tiscali Notizie)
Ciò non vuol dire che qualche piccola sorpresa non sia saltata fuori lo stesso (o che non ce ne possano essere altre ancora nei prossimi giorni). Chi si aspettava rivelazioni sconvolgenti dopo la pubblicazione dei file segreti sull’assassinio di John Fitzgerald Kenendy sarà rimasto deluso. (il Giornale)
Si tratta dello "Schlesinger memo", redatto a giugno (Secolo d'Italia)