Gli agricoltori francesi hanno annunciato la ripresa della "rivolta dei trattori"

Dalla prossima settimana avrà inizio una nuova «rivolta agricola», che vedrà un «blocco del trasporto di generi alimentari». È questa la promessa che il Coordinamento rurale agricolo, il secondo sindacato agricolo francese, ha veicolato nelle ultime ore, annunciando di riportare in strada i trattori per riprendere le proteste contro le politiche agricole dell’Unione Europea. Alla mobilitazione agricola parteciperanno anche gli altri due potenti sindacati agricoli francesi, la FNSEA e la Confederazione dei contadini, che chiama all’azione contro gli «accordi di libero scambio« e «l’accaparramento di terre da parte delle compagnie energetiche». (L'INDIPENDENTE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il MERCOSUR è la comunità economica del Sud America che vede come membri fondatori Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Bolivia. Il Venezuela ne era parte ma è sospeso dal 2016. La UE vuole fortemente concludere un accordo di libero scambio anche a costo di saltare l’approvazione degli Stati e di mettere in pericolo l’agricoltura del Vecchio Continente e, senza un’azione rapida degli stati, ci riuscirà. (Scenari Economici)

Ma già oggi ci sono i primi “focolai” di proteste. Nel sud, a Tarascona, stamattina gli agricoltori hanno scaricato mucchi di letame davanti alla sede dell’ufficio delle imposte. (Il Fatto Quotidiano)

Le proteste partono dalla Francia, il Paese che più si sta opponendo alla conclusione del trattato, ma si sono estese rapidamente a Germania, Polonia e Italia. Stavolta al centro delle contestazioni c'è il Mercosur, l'accordo commerciale che l'Unione europea è sul punto di concludere con quattro Paesi dell'America latina. (EuropaToday)

L’Ue vuole chiudere l’accordo con i Paesi del sud America: “Rimuovere le tariffe alle merci”

L’ipotesi di un’imminente approvazione genera profonda apprensione tra le associazioni di agricoltori europei, che denunciano possibili danni per il settore agroalimentare, soprattutto in Italia. (lentepubblica.it)

Tra i punti contestati, l’abolizione dei dazi sui prodotti agroalimentari di punta italiani e l’assenza di salvaguardie forti e vincolanti per garantire gli standard ambientali e il rispetto dei diritti del lavoro richiesti agli agricoltori europei. (La Voce di Rovigo)

La contrarietà di parte del mondo agricolo europeo, i dubbi degli addetti italiani del settore, le resistenze di Belgio e Francia, e una Commissione europea decisa ad andare avanti. Si intensificano le trattative tra i due blocchi, con quelle europeo deciso a voler scrivere un nuovo cap… (La Stampa)