Beirut, la desolazione dopo un mese di raid israeliani
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Dopo piu' di un mese di intensi bombardamenti israeliani, i sobborghi meridionali di Beirut mostrano segni di distruzione massiccia. Il conflitto tra Israele e Hezbollah, supportato dall'Iran, e' esploso il 23 settembre, con Israele che ha intensificato i raid aerei e, una settimana dopo, ha avviato incursioni di terra nel Libano meridionale. Nonostante la devastazione, molti residenti restano determinati a non abbandonare le loro case. (Tiscali Notizie)
Su altri media
"L'Idf continuerà a difendere lo Stato di Israele e il suo popolo dalla minaccia rappresentata dall'organizzazione terroristica Hezbollah", si legge inoltre in un comunicato pubblicato su Telegram. L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto che nella giornata di ieri il movimento libanese filo-iraniano Hezbollah ha lanciato contro il Paese circa 100 razzi (dato aggiornato alle 23:00 ora locale). (Tuttosport)
Lo riporta Ynet News, aggiungendo che in precedenza si erano udite sirene in diverse città vicino a Nahariya. (Civonline)
“Dal settentrione si rovescerà la sventura”. La frase in questione è una profezia di Geremia (quando ancora essere profeti era una professione seria e rispettata). Di Luciano Assin (Mosaico-cem.it)
Soldati libanesi perlustrano l'area di un edificio distrutto da un nuovo attacco israeliano nella periferia meridionale di Beirut. Secondo il ministero della Sanità libanese, si contano 11 feriti in seguito al nuovo attacco di Israele contro la roccaforte meridionale di Hezbollah a Beirut, duramente colpita dalla guerra con Israele. (il Dolomiti)
Le vite umane prima di tutto, ovviamente. Ma sui vari teatri di guerra in Medio Oriente un inestimabile patrimonio culturale rischia di scomparire davanti ai nostri occhi. Le immagini trasmesse ieri da una tv libanese mostrano le macerie di altri edifici di Baalbek, nella valle della Beqaa, appena centrati da missili israeliani. (Avvenire)
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha visitato oggi il confine libanese, mentre l’Idf continuava a colpire il sud del Libano. Si tratta della seconda visita alla frontiera in meno di un mese. (LAPRESSE)