Patrick Peuman, l'uomo con 32 chip sottopelle che paga avvicinando la mano al Pos

È la storia di Patrick Peuman, addetto alla sicurezza olandese che si definisce un biohacker. Scienza, arriva il robot che va a scuola al posto del bambino malato

1/8 Ansa. Ha 37 anni e 32 chip sotto la pelle.

Con uno di questi effettua pagamenti semplicemente avvicinando la mano ad un lettore contactless.

(Sky Tg24 )

Ne parlano anche altre testate

"Gli impianti - spiega - contengono lo stesso tipo di tecnologia che le persone utilizzano quotidianamente La Bbc riporta però un sondaggio del 2021 condotto su 4.000 europei: ha evidenziato come il 51% degli intervistati prenderebbe in considerazione l'idea dell'installazione di un chip sotto pelle. (Tiscali)

Il chip contiene infatti le informazioni delle sue carte di credito Di Paumen, a dirla tutta, aveva già parlato il Wall Street Journal addirittura nel 2016, quando gli impianti erano ancora una dozzina. (Wired Italia)

Paumen ha inoltre impiantato un totale di 32 chip nel corpo per gli utilizzi più disparati, ad esempio per aprire le porte. Appoggia semplicemente la mano sinistra vicino al lettore di carte senza contatto e il pagamento va a buon fine. (Commenti Memorabili)

Ma nonostante tutto, in pochi prenderebbero in considerazione di farsi impiantare un chip, su 4mila europei intervistati solo il 51% lo farebbe Internet of Things, la storia del 37enne con 32 microchip. (InvestireOggi.it)

La società, prima al mondo, ha infatti messo in vendita dei chip sottocutanei per i pagamenti digitali, impiantabili direttamente nella mano. "L'impianto può essere utilizzato per pagare un drink sulla spiaggia di Rio, un caffè a New York, un taglio di capelli a Parigi o al negozio di alimentari locale - ha spiegato il fondatore e amministratore delegato Wojtek Paprota -. (TriestePrima)

L’impianto deve trovarsi nelle prossimità del campo magnetico generato da un lettore RFID (o NFC): solo quando avviene l’accoppiamento magnetico tra il lettore e il trasponder del chip l’impianto può essere letto”. (Computer Magazine)