I dem prigionieri a Bruxelles: «Ci sarà da combattere»

I dem, a Bruxelles così come a Roma, cercano di vedere il bicchiere mezzo pieno. O di salvare il salvabile, di fronte a una decisione che ormai è presa: votare sì alla commissione von der Leyen, nonostante Fitto vicepresidente, nonostante gli alleati popolari siano sempre più imbarazzanti nel loro flirt con l’estrema destra; nonostante il programma di luglio della presidente, già frutto di un compromesso, sia ormai poco più che un foglio di carta. (il manifesto)

Ne parlano anche altri media

Non si può dire che la Commissione Von der Leyen nasca sotto buoni auspici. È fragile, incrinata da una frattura a malapena ricomposta tra Popolari, da un lato, e Socialisti e Liberali, dall’altro. E ci sono pochi dubbi che l’asse politico si sia curvato verso destra. (la Repubblica)

Fitto è una scelta del governo italiano, non è che lo potevamo scegliere noi: ma non è né un sovranista né un antieuropeista. È stato presidente di Regione, li ha gestiti direttamente, ed è stato ministro alla Coesione e ha gestito la distribuzione delle risorse». (Corriere della Sera)

È sicuro che in questo momento nell’alveare della politica italiana l’argomento più gustoso della discussione sia a chi toccherà il ministero di Raffaele Fitto, poltrona di serie A per le competenze sul Pnrr e i tanti fondi in dotazione. (L'Eco di Bergamo)

Il significato politico della nomina di Fitto

Un portafoglio ampio che ha il proprio cuore nel Pnrr, ma si estende a Politiche di coesione, Sud e Affari europei. Che non sembrano però essere stati sufficienti al Governo italiano per definire il nuovo assetto di comando su tutte le deleghe fin qui assegnate a Raffaele Fitto. (NT+ Enti Locali & Edilizia)

E per ripicca i socialisti hanno bloccato Fitto. Alla fine si è trovata una mediazione, inserendo il passaggio in un allegato e questo ha sbloccato Fitto. (Corriere della Sera)

Alla fine, i Socialisti e i Liberali europei hanno dovuto ingoiare l'amara pillola e dare il via libera alla nomina di Raffaele Fitto, del gruppo dei Conservatori, a commissario Ue con l'incarico di vicepresidente esecutivo. (Italia Oggi)