Autonomia, la Lega prova ad accelerare sulle intese, ma arriva lo stop di Palazzo Chigi

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
ilmessaggero.it INTERNO

Roberto Calderoli è alla guida di una macchina lanciata ad alta velocità che non ha intenzione di fermare. Nonostante la sentenza della Corte Costituzionale che ha svuotato di contenuti l’autonomia differenziata. Ma fino ad ora, a tirare il freno e rallentare la corsa, ci ha pensato direttamente il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nell’ultimo consiglio dei ministri, quello di lunedì scorso, il titolare degli Affari Regionali ha presentato un’informativa ai colleghi proprio sui rilievi dei giudici costituzionali alla legge sull’autonomia che porta il suo nome. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri media

Che fine farà l’autonomia differenziata Autonomia differenziata: tappe e scenari dopo l'intervento della Corte di Cassazione sul quesito referendario e in attesa della Corte costituzionale. Il taccuino di Guiglia (Start Magazine)

E aggiunge: «Spetta ora al Parlamento, come è giusto che sia, fare le modifiche dopo i rilievi della Consulta». Ministro Foti è arrivato il via libera della Cassazione. (ilmattino.it)

Ma è pur vero, obietta qualcun altro, che se gli elettori dovessero bocciare una legge voluta dal governo, la sconfitta sarebbe comunque di tutti, a cominciare da Giorgia Meloni. Una domanda che però non riceve risposte univoche fra i tre partiti del centrodestra partendo dal fatto che l’autonomia differenziata è cosa che impegna soprattutto la Lega mentre FdI e Forza Italia l’hanno sempre guardata con più di un sospetto. (L'Eco di Bergamo)

Che fine farà l’autonomia differenziata

La comunicazione da parte dell’Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione, che dà il via libera per il referendum di abrogazione totale della legge Calderoli sull’autonomia differenziata rappresenta un ulteriore momento felice della lunga e inesausta lotta che i Comitati per il Ritiro di ogni Autonomia Differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti stanno portando avanti da oltre 6 anni. (Il Fatto Quotidiano)

Il primo quesito il limite massimo di indennizzo nel caso di licenziamento di un lavoratore senza motivo giustificato. Al momento la legge (Pagella Politica)

Un secco no all’autonomia differenziata ma con l’idea di evitare anche il referendum, modificandone la legge, come suggerito dall’Unione industriali e con un’idea già portata avanti da Vincenzo De Luca. (ilmattino.it)