Feltri sull'egiziano che accoltellava passanti ucciso da un Carabiniere: "Morto un idiota, ora agente sotto indagine, paradossale" - VIDEO
In uno dei suoi ultimi video pubblicato sui social, Vittorio Feltri ha difeso la posizione del Carabiniere che a Rimini ha protetto i passanti sparando e uccidendo un uomo di origine egiziana che aveva accoltellato quattro persone, prima di aggredire anche gli agenti accorsi per fermarlo. "Qui è morto un idiota, che è andato a cercarsi i guai, se stava a casa sua con le mani in tasca, invece che con la mano sul coltello per infilarlo nella pancia della gente, non sarebbe accaduto nulla". (Il Giornale d'Italia)
Se ne è parlato anche su altre testate
Qualche giorno fa, su Domani, per spiegare il livello del dibattito, il politologo Gianfranco Pasquino ha ricordato la definizione di analfabeta funzionale - “incapace di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere da testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità” -, categoria a cui secondo vari studi appartiene un terzo della popolazione adulta italiana. (L'HuffPost)
Che pensa, con Fratelli d'Italia in prima fila, a cambiare la legge che consente di indagare un componente delle forze dell'ordine che spara durante il suo lavoro, per fermare qualcuno che sta compiendo un reato. (L'HuffPost)
RIMINI – Tre colpi al torace, uno in testa e un altro alla spalla. (La Repubblica)
– Quel pomeriggio, prima di impugnare un coltello e ferire quattro persone, nel bel mezzo dei festeggiamenti per il Capodanno, Muhammad Sitta “era stato a Rimini, dove c’è la moschea”. Aly Harhash, rappresentante della comunità egiziana di Milano, in contatto dal primo gennaio con gli amici e i parenti dell’accoltellatore di Villa Verucchio, si domanda “perché nessuno ha fatto nulla per aiutare Muhammad a curarsi. (il Resto del Carlino)
Muhammad Sitta ha accoltellato 4 persone a caso a Villa Verucchio la sera del 31 dicembre. È stato neutralizzato dal comandante della stazione locale dei carabinieri, che ha sparato per evitare di essere a sua volta colpito dall'egiziano, che nonostante i colpi di avvertimento e l'intimazione dell'alt non si è fermato. (il Giornale)
Ma prima il sottufficiale, istruttore di tiro, 35 anni di servizio — e «carabiniere di assoluta esperienza nell’uso delle armi», dice la procuratrice di Rimini Elisabetta Melotti che coordina l’inchiesta — gli aveva intimato più volte di gettare la lama. (Corriere della Sera)