Demi Moore mai considerata? Non è stata solo colpa sua, ma anche di registi e sceneggiatori

A dir la verità non è vero, come ha detto Demi Moore ringraziando per il Golden Globe, che nella sua lunga carriera (72 titoli dal 1981 a oggi) non aveva mai ricevuto premi: si era già aggiudicata ben quattro Razzie Award, che ogni anno consacrano i peggiori attori del momento. Ma comprendiamo la dimenticanza: non è piacevole finire nel tritacarne delle cattiverie. Soprattutto se incolpevole, perché ripensando ai film dove era «una cagna maledetta» (absit iniuria verbis) le colpe sono molto più di registi e sceneggiatori che sue. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Moore nel discorso di ringraziamento per il premio ha detto che 30 anni fa un produttore la definì una "popcorn actress". Lei ha pensato a lungo di essere al capolinea e poi è arrivato questo film che le ha ridato la fiducia. (AMICA - La rivista moda donna)

(Gena Rowlands, Opening Night) Una grande prima volta. A un certo punto della nostra vita, la giovinezza muore ed entra in scena una seconda donna. (cinematografo.it)

Il bacio scambiato col suo fidanzato Timothée Chalamet non è certo passato inosservato, ma a parte questa dimostrazione d'affetto, qualche selfie con le compagne di tavolo Dakota Fanning, Elle Fanning e Monica Barbaro - le ultime due colleghe di Chalamet nel biopic su Bob Dylan A complete Unknown - Kylie Jenner è sembrata trascorrere una serata niente affatto divertente ai recenti Golden Globe 2025. (Cosmopolitan)

Finalmente Demi: primo “Globe“ a 62 anni

Sono profondamente grata. Discorso che ha ripreso anche durante la cerimonia di accettazione del premio: "Faccio questo mestiere da oltre 45 anni e questa è la prima volta che vinco qualcosa come attrice. (ilmessaggero.it)

Una laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia del Cinema. Appassionata di libri, film e del mare, ha fatto in modo che il lavoro coincidesse con le sue passioni. Scrive da vent’anni di televisione, celebrities, costume e trend. (DiLei)

Nella notte dei Golden Globe Awards, i premi cinematografici più importanti dopo gli Oscar, trionfa il musical transgender coraggioso, almodovariano, ad alta densità di emozioni Emilia Pérez. (QUOTIDIANO NAZIONALE)