Morta a 80 anni Rebecca Horn, una delle più grandi artiste del mondo

Esponente della scena artistica femminista legata alla body art già dagli Anni Sessanta, Rebecca Horn muore il 6 settembre 2024 a 80 anni. Nel corso della sua lunga carriera ha esplorato i confini dello spazio attraverso le estensioni corporali costituite da lunghe protesi e sculture, conferendo all’artista un’aspetto surreale che prendeva vita attraverso la performance. Non solo, le sperimentazioni hanno coinvolto anche altri linguaggi delle arti visive, ovvero quello cinematografico e plastico, oggi fruibili nella grande mostra antologica a lei dedicata e ospitata all’Haus der Kunst a Monaco di Baviera fino al 13 ottobre 2024. (Artribune)

Ne parlano anche altri giornali

Nata a Michelstadt, in Germania, nel 1944, l’artista tedesca Rebecca Horn aveva un rapporto molto speciale con l’Italia e in particolare con la città di Napoli, dove c’è la sua galleria italiana, Studio Trisorio, il museo Madre, che conserva nella collezione permanente la sua installazione “Spirits“, e soprattutto dove realizzò una delle sue più amate opere d’arte pubblica, nel 2002, quando riempì Piazza Plebiscito di 333 “capuzzelle” (dei teschi in ghisa che riproducevano uno dei teschi del Cimitero delle Fontanelle di Napoli), ognuna dotata di una piccola aureola costituita da un cerchio di neon bianco: l’opera si chiamava “Spiriti di madreperla“ ed era una celebrazione del culto dei morti. (Rivista Studio)

Una famiglia italiana su cinque (21%) si mette in questi giorni di settembre ai fornelli con pentole e vasetti per preparare marmellate, passate, sott’oli e sottaceti in vista dell’autunno e garantirsi un’alimentazione più genuina e naturale, 100% made in Italy, riducendo gli sprechi. (Frosinone News)

Rebecca Horn, una delle artiste tedesche più importanti della sua generazione, è morta nella serata di venerdì 6 settembre nella città di Bad König, nel sud dell'Assia, all'età di 80 anni. (ROMA on line)

È morta a 80 anni Rebecca Horn. Artista e femminista, è stata tra le protagoniste della body art

Non cerco di convincere lo spettatore ad aderire alla mia visione delle cose, gli lascio piena libertà interpretativa»: così Rebecca Horn, in un’intervista a Stile di qualche anno fa raccontava il senso del suo lavoro. (La Stampa)

Artista, femminista, paladina della body art, di casa al Guggenhein museum di New York come alla Haus der Kunst di Monaco di Baviera, che le dedica in questi giorni un'importante retrospettiva, per i napoletani Rebecca Horn, scomparsa venerdì scorso a Michelstadt , in Germania, dov'era nata ottant'anni far, sarà sempre la tedesca che portò le «capuzzelle» in piazza Plebiscito. (ilmattino.it)

Intervistata da Frieze Magazine trent’anni fa, in occasione di una sua mostra al Guggenheim Museum di New York, Rebecca Horn spiegava: “Quando provi dolore, provi anche un’estrema paura. Ma questo può liberarti, darti una visione più ampia di te stessa e del tuo corpo. (la Repubblica)