Migranti, arrivata a Brindisi la nave dall’Albania. Il commento di Elon Musk: questi giudici devono andarsene
I sette migranti, di origine bengalese ed egiziana, sono stati accompagnati a bordo in un pulmino in una struttura per richiedenti asilo dove potranno seguire l’iter ordinario di esame della domanda. Sul caso è intervenuto anche il presidente del Senato, La Russa: decida la Corte europea (Milano Finanza)
Se ne è parlato anche su altri media
Questa frase lapidaria di Elon Musk pubblicata sul suo profilo X (di cui è proprietario) nel commentare la decisione del Tribunale di Roma di sospendere la convalida del trattenimento di sette migranti provenienti dall'Egitto e dal Bangladesh nel centro di Gjader ha provocato una reazione a catena, che ha avuto origine dai partiti del centrosinistra e che è arrivata fino a una presa di posizione ufficiale dell'Associazione Nazionale dei Magistrati. (il Giornale)
Il «licenziamento» dei magistrati italiani che si occupano dei centri per immigrati in Albania da parte del miliardario trumpiano Elon Musk ha un merito: fa capire quali potrebbero essere i rapporti con l’Europa dopo il risultato delle elezioni statunitensi. (Corriere della Sera)
Elon Musk sembra proprio avere un debole per il Governo di Giorgia Meloni. «Questi giudici se ne devono andare», ha commentato il finanziatore di Donald Trump, rispondendo a un post su X dell’influencer Mario Nawfal, il quale aveva diffuso la notizia sulla decisione di sospendere la convalida dei trattenimenti a Gjader di 7 migranti provenienti dall'Egitto e dal Bangladesh. (Corriere del Ticino)
Le abbiamo raccolte per Metropolis. Di Giulio Ucciero. (la Repubblica)
Un intervento, poi, che viene da un imprenditore straniero che non è uno qualsiasi: Elon Musk ha partecipato attivamente alla campagna elettorale di Donald Trump». È stato un intervento improvviso, è anche difficile da capire perché lo ha fatto, così, in questo modo. (Corriere Roma)
"La dichiarazione di Elon Musk è un'intimidazione gravissima e trovo altrettanto grave che i mezzi di comunicazione vengano controllati e utilizzati per minacciare la nostra giustizia che il governo dovrebbe proteggere invece di associarsi a queste minacce": così la portavoce di Sea Watch Giorgia Linardi, a margine della conferenza stampa, presso l'associazione della Stampa Estera, sul naufragio del 4 settembre a largo di Lampedusa. (La Stampa)