In garage Rolls Royce e Ferrari e al porto una storica imbarcazione a vela del 1920, sequestrati oltre 47 milioni di euro a imprenditore romano

“Militari del comando provinciale della guardia di finanza di Roma, su richiesta della procura della repubblica capitolina, hanno eseguito il provvedimento del tribunale penale – Sezione misure prevenzione, con cui è stato disposto il sequestro dei beni del valore di oltre 47 milioni di euro riconducibili a un imprenditore romano considerato socialmente pericoloso per i numerosi precedenti giudiziari a suo carico. (Tuscia Web)

La notizia riportata su altri giornali

L’imprenditore è considerato socialmente pericoloso per i numerosi precedenti giudiziari a suo carico. Rolls Royce, Ferrari e il veliero più antico del mondo Lulworth. (Repubblica Roma)

Il pezzo pregiato della sua «collezione», il Lulworth, un veliero del 1920, il più antico del mondo nella sua categoria, ha addirittura una pagina Wikipedia dedicata: un cutter aurico lungo 46 metri, con un albero maestro di 52 metri e una superficie velica di oltre 1.300 metri quadrati del quale Gabriele De Bono, imprenditore romano, era venuto in possesso con un complesso giro di riciclaggi. (Corriere Roma)

Negli ultimi dieci anni ma una dichiarazione dei redditi ma un tenore di vita sproporzionato (Il Caffè.tv)

Gabriele De Bono, chi è l'imprenditore romano arrestato: residente a Dubai, proprietario del veliero Lulworth (il più antico del mondo)

La Guardia di Finanza di Roma ha sequestrato beni per un valore di oltre 47 milioni di euro a un imprenditore considerato socialmente pericoloso, indagato per associazione a delinquere, riciclaggio e bancarotta fraudolenta. (ilmessaggero.it)

Eppure l’imprenditore Gabriele De Bono si presentava al fisco come nullatenente. Ma i dati del sequestro effettuato dai militari della Guardia di finanza di Roma raccontano tutta un’altra storia. (La Provincia Pavese)

Ma per il fisco era un nullatenente. Nel 2017 aveva subito dalla Guardia di Finanza un sequestro di beni pari a 40 mln: il sequestro ora è diventato di 47 milioni. (ilmessaggero.it)