9 cose che abbiamo amato della sfilata Max Mara Resort 2025

Mantelli come tabarri, copricapi simili a turbanti, cordoncini di seta a cingere la vita come cinture. Il lusso delicato di uno jacquard ispirato ai mosaici bizantini, una manica esplosa alla maniera rinascimentale, fili d’oro a tessere la trama della lana in leggerezza. “Venezia è un luogo magico – racconta il direttore creativo della maison Ian Griffiths –. Mi interessava esplorare la bellezza generata dall’incontro tra culture, incarnato da questa città che nel Medioevo fu crocevia tra Oriente e Occidente. (Elle)

La notizia riportata su altre testate

«Tutto questo non è forse Max Mara?». Nobile. (Corriere della Sera)

Un viaggio da oriente a occidente per la cruise 2025 della casa di moda. (Milano Finanza)

Uno choc per lui che era cresciuto a Manchester a colpi di brani dei New Order e tenute punk. Ma quando sono arrivato a Venezia, tutto il resto è scomparso", racconta ora il direttore creativo di Max Mara, sorridendo. (la Repubblica)

L'evento ha seguito le tracce di Marco Polo, nei 700 anni dalla morte, e del suo Milione, il diario di viaggio in cui descrive le donne e le ragazze tartare che cavalcavano alla maniera degli uomini e le meraviglie dell'Isola delle Femmine in India, dove gli uomini potevano fare visita per soli tre mesi all'anno. (ilgazzettino.it)

A Venezia, lo scorso 11 giugno, è andata in scena la sfilata Max Mara Resort 2025. Un omaggio alla Serenissima e ai viaggi in Asia di Marco Polo, a 700 anni dalla sua morte (Donna Moderna)

“Se ai tempi di Marco Polo erano Tiziano e Tintoretto a rappresentarla, oggi la immagino come una versione femminile del grande esploratore, che parte per New York a incontrare il CEO di una grande multinazionale. (alfemminile.com)