Luna Rossa va oltre i 100 all’ora. Spithill: “Non so se la controlliamo davvero”

BARCELLONA – Tutto sotto controllo? Impossibile. Come astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale, i marinai dell’America’s Cup sanno di avere il massimo della tecnologia a disposizione, di poter contare su menti e braccia dedite ventiquattro ore al giorno alla loro missione, ma oltre questi capisaldi c’è una zona grigia che non si sa veramente cosa possa nascondere. Forse nulla, però intan… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

La sensazione è che ci vorrà ancora un bel po’ per capire chi andrà a sfidare nella finalissima Emirates Team New Zealand. All’errore fatale della prima regata, l’imbarcazione italiana ha risposto con una prestazione incoraggiante nella seconda. (Open)

La fortuna dà, ma al tempo stesso chiede indietro. Lo sanno molto bene gli uomini di Luna Rossa Prada Pirelli che, dopo aver evitato la sconfitta nella giornata di sabato 28 settembre, hanno dovuto far i conti con la rottura di una stecca di carbonio della randa. (Sport Mediaset)

La barca italiana riesce quindi a rimediare all'errore della quinta regata con cui era cominciata la giornata odierna. La situazione dopo sei regate è di perfetto equilibrio: Ineos Britannia-Luna Rossa 3-3 (La Gazzetta dello Sport)

Luna Rossa-Ineos sul 3-3, un testa a testa che ricorda Italia-Germania ‘70

Ancora una regata a testa. Britannia conquista la 5^ vincendo su Luna Rossa, a seguito di un errore in partenza, con 12" di vantaggio. Perfetta, invece, la gestione della barca italiana nella 6^, con Luna Rossa che chiude con 17" di vantaggio sugli avversari. (Sky Sport)

in partenza di Luna Rossa. nelle prove di finale della Louis Vuitton Cup che deciderà lo sfidante di New Zealand nella prossima America's Cup. Per conquistare la finale sono necessarie 7 vittorie e al momento la situazione è di parità: 3-3. (La Nuova Sardegna)

A Barcellona siamo alla terza giornata di regate e l’equilibrio è perfetto. Ma il testa a testa fra Luna Rossa e Ineos Britannia ricorda tanto Italia-Germania, semifinale dei Mondiali di calcio di Messico ’70, che finì 4-3 per gli azzurri. (Corriere Romagna)