L’arte di Ai Weiwei e Isgrò, il Percival Everett di Paolo Giordano: ecco «la Lettura»

Di IDA BOZZI Extra digitale sul regista di «Pulp Fiction» che compie 60 anni, sul numero #591 un omaggio a fumetti di Giuseppe Pollicelli e Sudario Brando. Poi il dialogo tra i due artisti Ai Weiwei e Isgrò; e ancora Paolo Giordano sul nuovo libro di Percival Everett Quentin Tarantino (Knoxville, Stati Uniti, 27 marzo 1963) Un regista tanto originale da meritarsi un aggettivo ad hoc: l’«Oxford English Dictionary» ha registrato tra i neologismi il termine «Tarantinoesque» («tarantinesco») che rimanda direttamente a Quentin Tarantino, cineasta americano che lunedì 27 marzo compie 60 anni. (la Lettura del Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

L’ultimo film di Quentin Tarantino è C’era una volta a… Hollywood, presentato in concorso a Cannes nel 2019 e per cui Brad Pitt ha vinto il suo primo premio Oscar. (Radio Deejay)

In questo libro il regista di cult come Pulp Fiction e Kill Bill ha deciso di coltivare il suo amore per l’arte cinematografica raccontando e facendo da critico di molte pellicole anni Settanta e Ottanta, che hanno influenzato la sua visione della settima arte. (Lega Nerd)

In particolare, ha associato il ragazzo a una scia luminosa: “Dietro di te lasci una scia di luce che non si può spegnere” e la ragazza a una combattente grintosa che ha raggiunto la cima del mondo: “Sei arrivata in cima al mondo, una cima chiamata Napoli“ Sul suo profilo Instagram, infatti, sono comparse due foto scattate durante l’ultimo giorno di riprese. (Tutto.TV)

“Nel 1970, a sette anni, andai per la prima volta al Tiffany. Mia madre Connie e il mio patrigno Curt mi portano a vedere un doppio spettacolo composto da ‘La guerra del cittadino Joe’ di John G. (AGI - Agenzia Italia)

Tra innovazione ed omaggio, recupero e creatività, il meglio della cinematografia di uno dei registi più iconici di tutti i tempi Pare solamente ieri che Quentin Tarantino faceva irruzione nelle nostre vite, portando uno scompiglio tanto iconico quanto fertile, rinnovando il nostro immaginario con personaggi unici, ridando centralità al dialogo e assieme all'azione, intesa come metodo di espressività dei personaggi e della loro personalità. (WIRED Italia)

I giocatori dicono che sanno scegliere i falli meglio degli arbitri, ma restano cose da verificare» La visione dell’ex arbitro Paolo Casarin resta poco propenso al rinnovo, con la proposta di inserire ex giocatori in sala VAR insieme agli arbitri, come già avviene in Bundesliga. (Inter-News)