Trump, debolezze e dubbi in Europa
Diciamocelo con chiarezza: mandare a mani nude contro Donald Trump la povera Ursula von der Leyen è il suicidio europeo. Non perché sia donna, anzi; magari fosse possibile schierare la più importante statista d’Europa degli ultimi vent’anni, Angela Merkel (quella dei vent’anni precedenti, Margaret Thatcher, purtroppo è morta). E non è solo questione di nomi e di leader; per quanto non si capisce come un’Europa mai così debole e divisa possa permettersi di tenere in panchina Mario Draghi (Corriere della Sera)
Su altre fonti
Nessuno avrebbe immaginato questa... La nuova vittoria elettorale di Donald Trump negli Stati Uniti 'nessuno di noi la immaginava dopo i fatti del gennaio 2021, con l'assalto a Capitol Hill. (Virgilio)
La vice presidente Kamala Harris si era rivelata, anzi, uno dei migliori sfidanti tra tutti coloro che quest’anno hanno dovuto affrontare il giudizio delle urne nei paesi industriali avanzati, potendo contare su una campagna elettorale disciplinata, la candidatura storicamente impopolare di Trump e un’economia americana che naviga a gonfie vele. (Corriere della Sera)
Era già tutto scritto nella Storia, che pareva finita sotto le macerie del Muro di Berlino il 9 novembre 1989 e invece è ricominciata per l’ennesima volta a Washington il 5 novembre 2024. La profezia è stata fin troppo facile: la “Nuova Amerika” mostra i muscoli, la Vecchia Europa si disgrega. (la Repubblica)
Nonostante parli di “mandato storico” da parte del popolo americano, il presidente eletto ha vinto il voto popolare con 1.659.047 preferenze (il 2,1% in più) rispetto a quelle che aveva nel 2020. (L'HuffPost)
Le due coste dell’Atlantico non sono mai state così lontane. Da una parte c’è l’Europa, che a giugno ha rinnovato il suo Parlamento a 27 Stati, e cinque mesi dopo fatica a imboccare una strada chiara in grado di garantirle un futuro all’altezza della sua storia: le capitali del Vecchio continente parlano ciascuna una lingua diversa e Bruxelles non riesce a fare sintesi, dilaniandosi in lotte fratricide tra socialisti e popolari. (Avvenire)
E lei? Noto che moltissimi italiani stanno esultando per la vittoria di Trump, per non parlare degli sbeffeggi di certi politici o media nei confronti di chi simpatizzava per Kamala. Caro Aldo, io sono molto preoccupato per l’influenza che la rielezione di Trump avrà sul mondo intero in particolare per noi europei. (Corriere della Sera)