Manovra 2025: le novità in arrivo per i fringe benefit

La Manovra 2025 prevede delle interessanti novità anche per quanto riguarda i fringe benefit, oltre ad aver confermato diverse misure già introdotte in passato. Scopriamo, nel dettaglio, cosa c’è da sapere su questi particolari interventi del Governo che mirano a sostenere i lavoratori e le famiglie. Fringe benefit: le novità nella Manovra 2025 Si continua a parlare quasi quotidianamente della Manovra 2025, a distanza di poco più di un mese dall’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri. (idealista.it/news)

Se ne è parlato anche su altri media

Cosa sono i bonus per i lavoratori? I bonus sono strumenti pensati per migliorare il benessere economico dei lavoratori, sia tramite iniziative pubbliche sia aziendali. (Il Fatto Vesuviano)

La possibilità di riconoscere premi di produttività ai lavoratori beneficiando di una tassazione ridotta continua a spingere sulla crescita del numero di contratti depositati e attivi presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali)

Le novità principali riguardano i neoassunti, per i quali il tetto sale a 5mila euro, purché abbiano spostato la loro residenza di almeno 100 km e rispettino i limiti di reddito. Il 'bonus', erogato dal datore di lavoro se l'azienda o il contratto lo prevedono, arriva a 2mila euro per i dipendenti con figli a carico. (Fanpage.it)

Subito un maxi-Bonus nel 2025

In Manovra confermata la tassazione agevolata dei premi aziendali. Viene infatti prorogata per il 2025 la misura, introdotta nel 2023, che vede i premi di produttività al 5% invece che al 10% . (Corriere della Sera)

Il disegno di legge di Bilancio proroga per il triennio 2025-2027 le agevolazioni che già conosciamo per quanto riguarda i premi di risultato e i fringe benefit. (Corriere della Sera)

Il costante trend di incremento durante l’anno, dopo un fisiologico rallentamento nei mesi di settembre e ottobre, ha ripreso la sua corsa: nei soli primi 15 giorni del mese di novembre sono stati depositati 258 nuovi contratti i cui premi sono sottoposti a un’aliquota per l’imposta sostitutiva che, a partire dal 1° gennaio 2023, era stata dimezzata rispetto al passato ed è pari al 5% degli importi corrisposti al singolo lavoratore beneficiario. (Fiscal Focus)