IVREA-CHIVASSO - Influenza, primo picco: +20% di accessi al pronto soccorso, in aumento i ricoveri

IVREA-CHIVASSO - Fine anno con l'influenza: il calo delle temperature degli ultimi dieci giorni ha favorito il primo picco di casi della stagione invernale. Se ne sono accorti soprattutto i pronto soccorso: a Ivrea e Chivasso si è registrato un incremento del 20% degli accessi a causa dell'influenza. Inevitabile anche un aumento dei ricoveri, soprattutto per la fascia d'età over 65. Numeri in linea con il passato anche se, nell'ultimo biennio, l'aumento dei ricoveri per influenza si è mescolato all'emergenza covid. (QC QuotidianoCanavese)

Se ne è parlato anche su altre testate

Situazione critica in tutte le Regioni. "Problemi attesi ma nessuno si è organizzato per affrontare l'inverno" (la Repubblica)

Il punto di primo intervento è sotto sforzo: "Per alcuni giorni è stato intasato, continuavano ad arrivare le ambulanze e non c’erano le barelle - conferma il primario del pronto soccorso, il dottor Adolfo Pansoni -. (il Resto del Carlino)

L’arrivo dell’influenza quest’anno sta mettendo sotto pressione gli ospedali, già in affanno per mancanza di medici. Nella sala di attesa dei pronto soccorso ormai non c’è neanche un posto libero per sedersi e aspettare, per ore, se va bene. (ilmessaggero.it)

Influenza, boom di accessi in pronto soccorso e medici di base in crisi: “Picco a Natale” Si attende per le feste di Natale il picco dell’influenza stagionale, che quest’anno sta mettendo in crisi pronto soccorsi e medici di base anche a Roma e nel Lazio. (Fanpage.it)

Una fotografia che mostra ancora una volta la fragilità del servizio pubblico nazionale, incapace di sostenere il flusso dei pazienti che arrivano in ospedale. I pronto soccorso sono di nuovo al collasso a causa del picco influenzale e del Covid con migliaia di pazienti in attesa da giorni di ricevere una prima assistenza sanitaria. (Panorama)

Influenza e Covid-19 stanno creando una situazione molto difficile nei reparti di pronto soccorso degli ospedali. Quest'anno, infatti, la stagione influenzale, con la cosiddetta influenza australiana, ha avuto un inizio piuttosto brusco, senza considerare la diffusione inarrestabile di Covid-19. (Wired Italia)