Elezioni Usa, sondaggio choc in Iowa: Harris-Trump, ultime news di oggi

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Adnkronos ECONOMIA

Questo Stato era considerato sicuro per i repubblicani, invece secondo il sondaggio Selzer condotto per il quotidiano Des Moines Register la vicepresidente avrebbe il 47% contro il 44% del tycoon E' un sondaggio choc quello che, in Iowa, afferma che la vice presidente americana Kamala Harris è avanti all'ex presidente Donald Trump. Choc perché l'Iowa era considerato uno Stato sicuro per i repubblicani, ma secondo il sondaggio Selzer condotto per il quotidiano Des Moines Register Harris è in vantaggio di tre punti rispetto a Trump. (Adnkronos)

La notizia riportata su altri giornali

In seguito, il 21 luglio Biden ha annunciato il suo ritiro in una lettera pubblicata sui social in cui ha definito la decisione "necessaria per il bene del Paese". La corsa presidenziale è di fatto iniziata la sera del 27 giugno ad Atlanta, dopo il disastroso dibattito televisivo tra il tycoon e Joe Biden sulla Cnn, con il presidente apparso fragile e confuso. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

A soli tre giorni dalle elezioni Usa, cambia la tendenza e Kamala Harris alza leggermente le sue quotazioni. (ilmessaggero.it)

Le elezioni presidenziali 2024 degli Stati Uniti d'America si svolgeranno martedì 5 novembre. Gli elettori sceglieranno il o la presidente per succedere a Joe Biden. (Fanpage.it)

Donald Trump vs. Kamala Harris: America First o globalismo? In ballo il futuro degli Usa (e non solo)

Il secondo è stato uno tra i primi ad invocare, a modo suo, la creazione degli «Stati Uniti d'Europa». Non so bene perché, ma sono giorni che penso insistentemente a Franklin Delano Roosevelt, 32º presidente degli Stati Uniti, e a Winston Churchill, primo ministro e figura chiave della politica del Regno Unito. (ilmattino.it)

Il 5 novembre l’America si troverà a un bivio da cui potrebbe dipendere il futuro dell’intero Occidente. Da un lato c’è Donald Trump, con il suo “Make America Great Again”, un messaggio chiaro: tornare a un pragmatismo sovranista, fatto di interessi nazionali, frontiere sicure, e una politica estera che risponde prima agli americani. (Secolo d'Italia)