Hong Kong: dopo la salita la borsa precipita del 9,4%, peggio che con Lehman

Proprio oggi scrivevamo che la crescita della borsa cinese sarebbe potuta proseguire solo adeterminate condizioni, altrimenti si sarebbe arrestata, se non peggio. Infatti la borsa di Hong Kong ha proprio visto il peggio. Cosa è successo Le azioni quotate nella borsa di Hong Kong hanno registrato la peggiore giornata dall’ottobre 2008, con perdite percentuali a due cifre per i principali indici , poiché l’attesissima conferenza stampa della NDRC (National Development Reform Commission, la commissione di riforma economica cinese) ha aggiunto pochi dettagli sui piani di stimolo della Cina, lasciando delusi gli investitori che speravano in numeri concreti ed avevano aspettative molto, troppo elevate (Scenari Economici)

Su altre testate

Le borse europee trattano in lieve rialzo, con lo Stoxx 600 che avanza dello 0,62%, spinto dai settori difensivi come utility e healthcare. A Piazza Affari, il Ftse Mib guadagna lo 0,56%, sostenuto principalmente dal settore tech. (Milano Finanza)

In forte ribasso l'Hang Seng Index, che chiude la seduta con un disastroso -8,14%. Chiusura dell'8 ottobre (LA STAMPA Finanza)

La maggior parte delle borse asiatiche è salita con i titoli tecnologici che hanno seguito la scia dei competitor Usa, mentre i mercati cinesi sono caduti poiché gli investitori sono rimasti delusi dalla mancanza di dettagli su ulteriori misure di stimolo. (Milano Finanza)

Le Borse di oggi, 9 ottobre. Le Piazze cinesi crollano, ma Tokyo tiene. Avvio stabile per Milano

Diverse aziende stanno anche registrando cali a due cifre, spinti da massicci realizzi di profitti in Cina, che è stata in un'ascesa senza precedenti. L'indice Hang Seng è sceso di quasi il 9,5% oggi, il calo più forte dal 2008, dopo un annuncio delle autorità cinesi sulle aspettative per ulteriori misure di stimolo all'economia che hanno "deluso" le aspettative esorbitanti. (XTB)

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib cede così a fine giornata lo 0,24%, zavorrato in particolare da Saipem (-2,5%) ed Eni (-2,1%). Il ko del petrolio -5% e la delusione per i nuovi piani di stimolo dell’economia cinese pesano sui listini azionari europei, che chiudono in territorio negativo una seduta, quella dell’8 ottobre, vissuta senza entusiasmi. (Il Sole 24 ORE)

Chiude in rialzo Tokyo (+0,87%) con gli acquisti che si concentrano sui tecnologici, seguendo l'accelerazione del listino di riferimento del Nasdaq Usa, e l'arretramento dei prezzi del petrolio, dai massimi di metà agosto, malgrado il protrarsi delle tensioni in Medio Oriente. (la Repubblica)