Larimar, l’ultimo tema: “Basta stereotipi, siamo tutti diversi”

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La Repubblica INTERNO

PIAZZA ARMERINA (ENNA) — «Larimar amava la libertà e per qualcuno è diventata una colpa», sussurra un’amica all’uscita da scuola. Sono trascorsi venti giorni dal suicidio della quindicenne di Piazza Armerina che alcuni compagni accusavano di essere “troppo libera”. «In tanti non l’hanno capita — non si dà pace l’amica — e invece, adesso, questo paese avrebbe disperatamente bisogno delle parole di Larimar». (La Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

“Ad oggi possiamo sostenere la piena compatibilità con un suicidio con morte compatibile da soffocamento per impiccamento e con assenza di lesività etero indotta”. (Grandangolo Agrigento)

La famiglia, infatti, ha nominato come perito di parte per gli accertamenti sugli 8 telefonini sequestrati dalla Procura dei minori, alla ricerca di immagini intime della ragazza che comproverebbero il revenge porn, Paolo Reale. (ilmessaggero.it)

Potrebbe esserci il revenge porn dietro la morte di Larimar Annaloro, la 15enne di Piazza Armerina trovata impiccata a un albero del giardino di casa il 5 novembre scorso. (L'HuffPost)

Piazza Armerina, i familiari di Larimar Annaloro nominano un super perito

La morte di Larimar Annaloro, la quindicenne trovata impiccata nel giardino della casa in cui viveva, continua a presentare diversi interrogativi. Sebbene la Procura dei Minori di Caltanissetta abbia ipotizzato il suicidio, la famiglia non accetta questa versione e ha deciso di nominare un perito molto esperto per approfondire alcune analisi. (Virgilio Notizie)

«Larimar si è suicidata». È la conclusione della procura dei Minori di Caltanissetta, in disaccordo con la tesi dell'omicidio in cui crede la famiglia della 15enne trovata impiccata a un albero nel giardino dietro casa a Piazza Armerina (Enna) il 5 novembre. (il Giornale)

Paolo Reale, già coinvolto nel caso di Chiara Poggi, dovrà accertare la presenza o meno di immagini intime della 15enne sugli otto cellulare sequestrati ad altrettanti minorenni che conoscevano la ragazza. (Lettera43)