PALAZZO MARINO. DOMANI IN SALA ALESSI LA CAMERA ARDENTE DI CARLO SMURAGLIA, PRESIDENTE ONORARIO DELL’ANPI
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Ultimo aggiornamento il 2 Giugno 2022 – 18:22. (mi-lorenteggio.com Milano, 2 giugno 2022 – Domani, venerdì 3 giugno, nella Sala Alessi di Palazzo Marino, sarà allestita la camera ardente di Carlo Smuraglia, combattente partigiano e presidente onorario dell’Anpi.
La camera ardente sarà aperta alle visite dalle ore 9 alle ore 14.30.
Alle ore 16, alla presenza dei familiari, delle autorità cittadine e dei rappresentati dell’Amministrazione comunale avrà luogo la cerimonia di commiato
La notizia riportata su altre testate
«Con lui - ha ricordato ieri il presidente della Repubblica Mattarella - scompare una delle ultime figure del movimento partigiano che concorse alla fondazione della Repubblica e a vivificarne la democrazia». (ilGiornale.it)
Una cerimonia, con il suono del Silenzio e la deposizione di una corona della Città e di una composizione floreale della Juventus, in memoria delle due donne che persero la vita in seguito al panico che si scatenò nella piazza, Erika Pioletti e Marisa Amato. (LaPresse)
Subito dopo, don Gino Rigoldi, che ha detto: "Era un perrsonaggio sempre in piedi, intelligente, lucido, democratico. "Mi spiace tantissimo di non poter essere presente all'ultimo saluto a Carlo, sono ancora malato e devo rimanere chiuso in casa (La Repubblica)
Roma, 31 mag. La sua azione rimane nel ricordo della Repubblica". (La Sicilia)
Anche per questo motivo, oltre alla comune appartenenza, l’Anpi di Santa Croce, con il presidente Osvaldo Ciaponi, a nome di tutti gli iscritti, esprime "profondo dolore e cordoglio per la scomparsa del presidente emerito e trasmette le più sentite condoglianze ai suoi carissimi familiari". (LA NAZIONE)
Nell’intervista, realizzata da Gad Lerner per il progetto Noi, partigiani (tutti i video sono disponibili sul sito noipartigiani.it), Smuraglia parla anche del lavoro nell’Associazione e dello sforzo fatto per dare dignità e il giusto riconoscimento alla Resistenza non armata “senza la quale quella armata avrebbe fatto ben poco”, a quella del Sud e al ruolo delle donne partigiane Gli studi alla Normale, la formazione di una coscienza antifascista e la scelta di unirsi alla Resistenza invece di rispondere alla chiamata alle armi della Repubblica Sociale di Mussolini. (Il Fatto Quotidiano)