Medioriente, Tajani: "Pace ancora non è vicina ma sono più ottimista"

Medioriente, Tajani: "Pace ancora non è vicina ma sono più ottimista" 22 ottobre 2024 “La pace ancora non è vicina. Stiamo lavorando sia in Medioriente sia in Ucraina per accelerare i tempi. Sono un po’ più ottimista dopo la vittoria di Israele contro Hamas, una vittoria militare". Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Pescara a margine dell’incontro del G7 intitolato ‘Leaving no one behind: industry for development’. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Il primo punto, un “fatto concreto”, “è che venerdì 15 tir che abbiamo acquistato e abbiamo donato al Programma alimentare mondiale partiranno da Genova con beni alimentari e sanitari e attraverso la Giordania verranno distribuiti alla popolazione civile palestinese a Gaza”. (Agenzia askanews)

“E’ un G7 importante che cade in un momento particolarmente difficile e per questo abbiamo deciso di aprire i lavori con una conferenza internazionale sulla crisi umanitaria in Medio Oriente, finalizzata a coordinare un'azione congiunta che possa assicurare l'accesso umanitario a Gaza. (Adnkronos)

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani dà il via alla tre giorni del G7 Sviluppo a Pescara con una conferenza umanitaria sul Medio Oriente che ha visto rappresentanti di Libano, Palestina e Israele sotto lo stesso tetto dell'Aurum - seppure in momenti diversi e in sessioni separate - per sottolineare che la cooperazione è uno strumento di pace. (Il Centro)

dichiarato dal portavoce della missione in Libano Andrea Tenenti. Domenica sera c’è stato il settimo attacco israeliano a uomini, infrastrutture o dotazioni , come (Congedati Folgore)

Così parlava l'ex leader libico Gheddafi nel 1981 in un'intervista con Eugenio Scalfari e Bruno Vespa: "Da un punto di vista storico si considera la nascita del cosiddetto Israele come uno dei risultati del secondo conflitto mondiale ed una delle conseguenze del colonialismo nella sua fase mondiale. (Il Giornale d'Italia)

Benjamin Netanyahu, Israel Katz, Isaac Herzog. Nel suo viaggio in Medio Oriente il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani ragiona con ogni possibile interlocutore – il premier, il ministro degli Esteri e il presidente della Repubblica di Israele –, poi si spinge a Ramallah per incontrare il primo ministro dell’Aurorità nazionale palestinese Mohammed Mustafa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)